Papa Francesco e il Sud America: non si scinde il legame, strettissimo, tra il pontefice argentino e la sua terra d'origine, in particolar modo di questi tempi, con la pandemia che non sembra voler dare tregua al continente latino. Così Bergoglio torna a far sentire la sua voce, in particolar modo per quanto concerne i vaccini, auspicandone una corretta distribuzione anche in questa parte del mondo, non basata, cioè “su criteri puramente economici".

Ma c'è di più. Il Pontefice ha anche invocato la rinegoziazione del debito pubblico dei paesi meno abbienti. Due misure che, insieme, dovrebbero fare "parte integrante della nostra risposta comune alla pandemia" ha detto Francesco in un messaggio inviato al segretario generale della Segreteria Generale Iberoamericana. "Desidero ribadire che un'immunizzazione estesa dovrebbe essere considerata un 'bene comune universale', una nozione che richiede azioni concrete che ispirino l'intero processo di ricerca, produzione e distribuzione di vaccini", ha scritto Jorge Mario Bergoglio.

"In questo settore, servono iniziative che cercano di creare nuovo forme di solidarietà a livello internazionale, con meccanismi volti a garantire una distribuzione corretta dei vaccini, non basata su criteri puramente economici, ma tenendo conto del bisogni di tutti, soprattutto dei più vulnerabili e bisognosi". Il Papa ha poi sottolineato "la necessità di riformare la 'architettura' del debito internazionale” la cui “rinegoziazione - ha spiegato - è un gesto che aiuterà le persone a svilupparsi, ad avere accesso ai vaccini, alla salute, all'istruzione e al lavoro".

Il pontefice ha infine ricordato il “momento difficile a causa dei terribili effetti della pandemia di Covid-19 in tutti i settori della vita quotidiana, che ha richiesto enormi sacrifici da ciascuna nazione e ai suoi cittadini”.