di ROBERTO ZANNI

Se non è 'La giostra del gol' non è serie A. Negli Stati Uniti non importa se prima c'era Fox, poi adesso ESPN con addirittura la prima volta all-time su ABC, una delle 'big four' (Fiorentina-Atalanta dell'11 aprile) e poi dalla prossima stagione l'altro grande network, CBS, che si è aggiudicato i diritti. La serie A, il nostro campionato, fuori dai confini è davvero tale solo se si guarda 'La giostra del gol'.

Un successo che si ripete da anni, una trasmissione che ormai fa parte dell'italiano all'estero e che è stata sempre capace di mantenersi al passo con i nuovi ritmi. In tutto il mondo, alla stessa ora, che poi è diversa, ma non importa. Quello che conta è guardare, seguire, ascoltare le partite da quelle voci familiari dirette dietro le quinte dalla grande professionalità ed esperienza di Fabrizio Failla con Giovanna Carollo, coadiuvati dalle opinioni di Piercarlo Presutti, Guglielmo Stendardo e dall'ex arbitro Tiziano Pieri.

Fa sentire l'italiano all'estero ancora a casa e, non c'è niente di male ad ammetterlo, ce n'è bisogno, ogni tanto, oppure spesso anche una volta alla settimana, quando la propria squadra entra in campo. È così a New York come a Mosca, a Tokyo come a Sidney, a Buenos Aires come a Montevideo e a Miami. Non importa se in Florida sono le 8,30 del mattino: magari all'inizio le tribune non sono piene del tutto, ma poi andando avanti con i gol, i commenti, gli arbitri, insomma quello che il tifoso vuole sentire, di posti vuoti non ce ne sono più. Capita lo stesso in tutta la Florida: se Rai Italia non puoi (o non vuoi) seguirla da casa, la scusa è il breakfast: caffè e cornetto e sali su 'La giostra'.

Diversi sono i bar e ristoranti che hanno creato dei piccoli ritrovi, salotti per i tifosi italiani. Social distancing generalmente rispettato, anche se non c'è l'arbitro a misurare i 6 piedi regolamentari, da South Beach a North Miami, da Key Biscayne ad Hialeah (si anche lì, nonostante la totale maggioranza, si sfiora il 100%, parla spagnolo e ovviamente preferisce un gol di Messi a una parata di Gigi Buffon, è sempre lo juventino l'azzurro più popolare al mondo). Juventus, Milan come Napoli e Roma oppure Inter, ma ci sono rappresentanze, grandi e piccole, anche di tutti gli altri club. Sono tanti gli italiani che vivono nella contea di Miami-Dade, diverse migliaia e di questi quanti vibrano con il calcio? Molti.

C'è il medico super tifoso della Beneamata, l'Inter ovviamente, che finalmente dopo anni di passione sta per festeggiare, ci sono i napoletani soprattutto a South Beach per i quali ogni incontro è una finale. E per scoprire dove si ritrovano abbiamo cercato quei posti che, anche con la scusa della pandemia, hanno creato dei piccoli angoli d'Italia domenicali dedicati a 'La giostra del gol' e ai suoi fan. In particolare ce n'è uno, proprio dietro alla US1. È l'arteria più importante e famosa degli Stati Uniti: corre sulla costa Est per quasi 4.000 chilometri, parte da Fort Kent nel Maine, al confine con il Canada, per spegnersi a Key West con la celeberrima 'Mile 0'.

E passando da Miami sfiora anche quel parcheggio semi nascosto, ci si arriva dalla porta posteriore del bar, trasformato in un mini-stadio: megaschermo, sedie a distanza, a volte con il posto vuoto come vuole la pandemia-rule, e mascherina obbligatoria anche se il grido per il gol segnato o subito spesso la fa saltare. E i proprietari non cercano pubblicità perchè i posti sono già tutti esauriti, li chiamano abbonati...

Ecco come si passa qualche ora seguendo i ritmi dettati da Fabrizio Failla e il suo team: conduttori, ospiti, commentatori tutto il calcio che si vuole vedere e soprattutto ascoltare. Dalla partita agli arbitri, dal gol contestato alla vittoria immeritata. Ci si siede sulla 'giostra' al mattino, si scende qualche ora dopo, assieme vincitori e sconfitti: siamo a Miami, dopo il calcio c'è la spiaggia.