Un milione di dosi al giorno, con l'obiettivo di immunizzare nel più breve tempo possibile anche i più giovani in vacanza e - se necessario - anche nelle scuole. È l'obiettivo, ambizioso, fissato dal generale Figliuolo per dare una spinta decisiva alla campagna vaccinale in Italia. Campagna che, nonostante le accelerazioni degli ultimi giorni, procede ancora a rilento.

"Dobbiamo arrivare a un milione, lo faremo coi medici di base, farmacisti e dentisti", spiega Figliuolo in un'intervista a La Repubblica. "Speriamo di aprire alle aziende il prima possibile, appena messi in sicurezza gli over 65. La mia idea, ancora non condivisa con chi prenderà la decisione finale, è di dire a tutti quelli che hanno più di 30 anni: andate e vaccinatevi".

Niente scorte: "Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini, ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500mila. Non dobbiamo fare scorte di vaccini, ma veleggiare tra l'88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne. In Italia c'è tutto, grazie a Speranza abbiamo accordi con i medici di famiglia. Hanno aderito 30mila, con 10 fiale al giorno siamo a 300mila. Poi ci sono 10mila farmacie. E 60mila dosi le possono fare i dentisti, abbiamo censito 730 punti vaccinali aziendali. Il sistema è aperto e potrebbe crescere a dismisura".

E non è tutto, perché in estate si potrebbe chiudere il cerchio: "Pensiamo di utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal ai 30enni. Tutti siamo stati giovani, e sappiamo che i giovani a volte si sentono onnipotenti e pensano: 'Tanto non lo prendo'. Ma così possono colpire congiunti più anziani. Saremo proattivi, vedremo come strutturare questo piano, ma lo faremo. Per i più piccoli stiamo seguendo quello che accade nel mondo scientifico e quello che fanno gli altri Paesi. Puà diventare un modello. Io sono stato ragazzo negli anni Settanta, quando ci vaccinavano pure nelle scuole: stiamo iniziando a pensare anche a idee di questo tipo".