Un weekend di… normale routine. Quello di ieri è stato, in Italia, un giorno come uno qualsiasi, quasi come se il Coronavirus fosse stato già battuto. Le 14 Regioni in giallo hanno fatto segnare un grandissimo movimento all’interno dei propri confini. Insomma, un vero e proprio ritorno alla normalità. Un fine settimana, comunque, importante, dato che ha visto il ritorno al lavoro per titolari e collaboratori di quasi centoquarantamila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi con attività all'aperto nelle Regioni gialle dove è possibile il servizio al tavolo all'esterno ma non quello al bancone interno per i bar. Hanno riaperto nel fine settimana - stima la Coldiretti in una nota - circa la metà dei servizi di ristorazione totali, con i posti all'aperto dei locali che sono però, molti meno rispetto a quelli al coperto. Le maggiori difficoltà si registrano nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre nelle campagne ci si è organizzati secondo Campagna Amica per offrire agli ospiti degli agriturismi la possibilità di cenare sotto gli uliveti in mezzo alle vigne che stanno germogliando oppure nell'orto con la possibilità di raccogliersi la verdura direttamente. Limitativo per tutti è invece il limite fissato per il coprifuoco alle 22 poiché - precisa la Coldiretti - gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città. Le riaperture del weekend rappresentano circa l'80% del fatturato settimanale tagliato dallo smart working, e dalle difficoltà del turismo ed erano attese dopo mesi di lockdown che hanno colpito pesantemente i redditi degli operatori e i livelli occupazionali.