dalla REDAZIONE CENTRALE

Un periodo nero per la televisione di Stato italiana e per la maggior parte dei politici eletti dagli italiani all'estero. Che stanno facendo passare sotto silenzio l’incredibile autogol di Rai Italia (gruppo di quattro canali televisivi distribuiti da Rai Com in America del Nord, America del Sud, Africa, Asia e Australia) che non acquistando come sempre i diritti del campionato di calcio chiude di fatto la trasmissione ‘La Giostra del Gol’, l’ultimo dei tanti errori fatti dall’attuale dirigenza. Ma più che un errore, probabilmente si tratta di veri e propri schiaffi a tutti quegli italiani all’estero che aspettano con ansia di poter vedere le partite del campionato di Serie A. Un motivo in piú per sentirsi ancora legati con l’amato BelPaese. Niente, anche questo è stato privato ai connazionali che vivono al di fuori dello Stivale finiti ormai da tempo nel dimenticatoio della politica nostrana.

Di certo si tratta di una sconfitta anche per il direttore di Rai Italia, Marco Giudici: ma è da tempo che questo canale sembra essere diventato una riserva indiana con sempre gli stessi programmi e le vecchie fiction rimandate in onda (ben quattro in un sol giorno, Il paradiso delle signore, Non dirlo al mio capo, Un posto al sole e Un passo dal cielo….). Insomma, sembra che gli italiani all’estero debbano accontentarsi degli scarti a disposizione. Forse Giudici, oggi 67enne (magari pensionabile?) e in carica dal 2017, non ha più la tempra di un tempo… perché é davvero senza senso, lasciare i connazionali senza lo sport nazionale.... è come privarli dal cordone ombelicale con l’Italia. E la politica? Dorme. Non prende posizione. Tanto chi se ne frega di quelli all’estero.

C'é addirittura qualcuno come il deputato Billi che ad una nostra richiesta di perorare la causa calcio italiano risponde cosí....“Sui diritti Tv non ho nulla da dichiarare….” E meno male che non tutti la pensano come Billi visto che il deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi ha depositato un’interrogazione alla Rai per avere le giuste spiegazioni a tal proposito: “Sapere se risponda al vero che la Rai abbia rinunciato ad acquistare, per la prima volta dopo anni, i diritti del Campionato di calcio di Serie A per le comunità italiane residenti all'estero e se l'azienda non ritenga questa rinuncia un grave danno per gli italiani all'estero, nonché una violazione di quanto contenuto nel Contratto di Servizio, all'articolo 2. Se risponda al vero che la Rai intenda chiudere la trasmissione di Rai Italia 'La Giostra del Gol', non disponendo più dei diritti delle partite di Serie A. Se l'azienda non ritenga doveroso aprire una trattativa con la Lega Calcio per evitare un tale grave impoverimento dell'offerta televisiva del servizio pubblico per gli italiani all'estero”, chiede Anzaldi.

“Secondo quanto riportano - si legge nelle premesse dell'interrogazione di Anzaldi - da diversi organi di informazione, tra cui 'Il Corriere dello Sport' e il quotidiano per italiani all'estero 'Gente d'Italia', per la prossima stagione calcistica la Rai avrebbe rinunciato ad acquistare i diritti del Campionato di calcio di Serie A per le comunità italiane residenti all'estero. Questa decisione porterebbe alla chiusura della trasmissione di Rai Italia 'La Giostra del Gol', seguita da milioni di italiani in tutto il mondo e dedicata a raccontare la Serie A agli italiani all'estero. Tra i principi cui la Rai deve attenersi, secondo quanto riportato dal Contratto di Servizio all'articolo 2, c'è anche l'informazione rivolta alla 'collettività nazionale anche all'estero'”. Appunto. Un'informazione ormai diradata e sempre più assente. Un piccolo grande sfregio per i quasi sei milioni di italiani all’estero.