DI CATERINA GALLONI

"Venezia rischia di essere ridotta a un parco giochi come Disneyland“: è l’allarme lanciato da un gruppo di celebrities e studiosi in un lettera indirizzata al presidente della Repubblica, a quello del Consiglio, al sindaco della città e ad altre autorità.

 

Nella lettera, firmata tra gli altri anche da Mick Jagger e Tilda Swinton, viene chiesto che in vista della riapertura al turismo, sia emanata una legge affinché “venga tutelata non solo l’integrità fisica ma anche l’identità culturale”.​ ​

 

E’ necessario impedire, hanno scritto, che la storica città si trasformi in “un parco a tema come Disneyland”.

 

“Venezia sta mostrando la sua sofferenza e noi, cittadini del mondo, non possiamo rimanere insensibili”, si legge nella lettera.

 

I 21 firmatari, tra cui i registi Francis Ford Coppola e Wes Anderson, hanno presentato un elenco di 10 ​ punti che ritengono vadano risolti a tutela della città.

 

Con i suoi iconici canali, ponti e basiliche, Venezia attrae da sempre i turisti di tutto il mondo ma negli ultimi decenni il numero di visitatori e le navi da crociera hanno messo la città a dura prova.

 

Preoccupano anche l‘innalzamento del livello del mare e la diminuzione della popolazione, ai livelli più bassi dagli anni ’50.

 

Molti veneziani per guadagnarsi da vivere fanno affidamento sul turismo, pur ammettendo che l’enorme flusso di persone – circa 25 milioni all’anno prima della pandemia – ha cambiato il volto della città e minaccia di renderla invivibile.

 

I firmatari della lettera hanno chiesto facilitazioni per affitti di locali commerciali e degli affitti a lungo termine per i residenti, vietare le navi da crociera nella laguna e adottare una regolamentazione molto più severa sul numero di turisti.

 

Propongono un “sistema di gestione basato sull’esempio dei grandi musei come il Louvre, dove i gruppi possono entrare solo se hanno una prenotazione”.

 

Hanno infine esortato il governo a “ultimare il discusso Mose“, progetto multimiliardario che va avanti da 17 anni, e a combattere gli appartamenti in affitto tramite Airbnb e altri siti destinati ai turisti.

 

La lettera è stata diffusa dalla ONG Venetian Heritage, il cui direttore Toto Bergamo Rossi ha difeso i firmatari dalle accuse di ingerenza nella gestione della città.

 

“Venezia è l’unica città internazionale d’Italia. Il suo patrimonio appartiene al mondo. I firmatari non sono solo un gruppo di nomi noti. “Sono coinvolti con la città e molti sono presenti nel consiglio di amministrazione della nostra fondazione”, ha detto Toto Bergamo Rossi al Telegraph.

 

“Come molti veneziani, vogliono una città migliore di quella che era prima della pandemia, in cui regnava l’anarchia totale. Ora abbiamo l’opportunità, prima che ritorni il turismo di massa, di cambiare le cose. Ogni anno siamo sempre di meno e Venezia diventa sempre più finta. Se non agiamo ora, sarà come Disneyland. Solo in una versione da Terzo Mondo, senza l’organizzazione di Disneyland”. ​