Ecco un breve resoconto dell'attività parlamentare a tre anni dalle elezioni: cosa è stato prodotto da deputati e senatori, quali gli incarichi all'interno delle Commissioni ed anche eventuali "cambi di casacca", e soprattutto quanto tempo hanno speso sugli scranni del Parlamento.

Un curriculum di tutto rispetto, ma pochi gli interventi che coinvolgono direttamente il suo elettorato.

Ancora un "ritratto" di uno dei 18 parlamentari della circoscrizione Estero, questa volta conosceremo meglio l'On. Alessandro Fusacchia grazie alle informazioni presenti su www.camera.it. Difficile riuscire a citare tutti i comunicati stampa, le iniziative, gli interventi in Aula o in Commissione, ma almeno cercheremo di capire quali proposte legislative e atti sono stati presentati e, soprattutto, quanto tempo è stato speso sugli ambitissimi scranni del Parlamento per far sentire la voce degli elettori... restando sempre a disposizione per eventuali rettifiche in caso non venga citato un risultato importante per la comunità all'estero. 

 Alessandro Fusacchia

Di certo l'On. Alessandro Fusacchia (Rieti, 1978) può vantare un curriculum tra i più interessanti. Eletto nella ripartizione Europa per la lista +Europa, iscritto al Gruppo misto Eco-Federazione dei verdi dal 10 marzo 2021, precedentemente al Misto "non iscritto ad alcuna componente politica" (dal 27 marzo al 3 aprile 2018) e dal 3 aprile 2018 allo scorso marzo al Gruppo Misto Centro Democratico-Italiani in Europa. Il 12 ottobre 2019 ha lasciato +Europa perché contrario alla linea del partito (in opposizione al governo Conte II), entrando nella maggioranza.

È membro della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione.

Alle spalle, una significativa esperienza in Europa (Parigi, Ginevra, Bruxelles); vive a Roma, quindi - a meno che non abbia cambiato residenza dopo le elezioni - ha usufruito delle "nuove" regole riguardanti la circoscrizione Estero, ovvero quelle che prevedono la possibilità di candidarsi pur senza risiedere all'estero. 

Le note biografiche riportate da Wikipedia dicono che dal 2007 al 2008 è stato ghostwriter di Emma Bonino durante il suo mandato come Ministro del Commercio internazionale e per gli Affari europei; dal 2010 al 2012 a Bruxelles, presso il Consiglio dei Ministri dell'Unione europea, ha coadiuvato i ministri delle finanze ungherese, polacco e danese negli incontri del G20. Durante l'incarico come Consigliere per gli affari europei, i giovani e l'innovazione del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, ha ideato e coordinato la task force che ha portato al Rapporto Restart Italia!, documento alla base della nuova legislazione sulle startup.

Dal 2013 al 2014 è stato consigliere per la diplomazia economica del Ministro degli Affari esteri Emma Bonino, ideatore della politica di Governo "Destinazione Italia" con l'obiettivo di promuovere la competitività delle imprese italiane all'estero ed attrarre investimenti. Dal 2014 al 2016 ha rivestito il ruolo di capo di gabinetto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini.

Fondatore e presidente dell'Associazione civica RENA fino al 2012, nel 2015 è promotore dell'Associazione Next Rieti, impegnata nel processo di bonifica e riqualificazione dell'area ex SNIA Viscosa di Rieti. 

Dal 2017 al 2020 l'On. Fusacchia è stato cofondatore e segretario di Movimenta, associazione politica nata aderendo a Radicali Italiani, da cui poi si è distaccata. Nel 2019 ha promosso la costituzione dell'Intergruppo parlamentare sull'Intelligenza Artificiale.

Come primo firmatario ha presentato cinque proposte di legge, l'unica che coinvolge gli italiani in Europa riguarda "Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, e al decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483, in materia di partecipazione degli elettori italiani, residenti negli Stati esteri non appartenenti all'Unione, all'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia" (giugno 2019).

Tra le proposte in cui figura come cofirmatario (una quindicina), la prima è stata "Introduzione del sistema maggioritario per l'elezione del Consiglio superiore della magistratura nonché delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali" (2018); l'ultima "Modifica degli articoli 423 e 423-bis del codice penale, concernenti i delitti di incendio e di incendio boschivo, nonché disposizioni sull'impiego dei mezzi militari di sorveglianza per l'identificazione degli autori del reato e la vigilanza sul territorio" (maggio 2021). Lo scorso luglio ha cofirmato la proposta di Schirò ed altri "Modifiche al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, in materia di attribuzione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale della competenza per la selezione del personale da destinare alle scuole italiane all'estero".

57 gli atti presentati tra interrogazioni, risoluzioni, mozioni e interpellanze, molti di carattere culturale altri su svariati temi come scuola, lavoro, giovani, realizzazione strade, problematiche legate alla pandemia...

Il 15 marzo 2019 ha presentato un'interpellanza al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e al Ministro dell'interno, in cui, dopo aver analizzato le modalità del voto per il Parlamento Europeo, chiedeva "quante sezioni elettorali il Governo abbia deliberato di installare, dove, e in quale proporzione con l'elettorato attivo, per consentire l'effettivo esercizio del diritto di voto ai connazionali residenti all'estero; quali criteri abbia adottato il Governo per stabilire la dislocazione delle sezioni elettorali nei singoli Paesi/circoscrizioni consolari; quale sia l'importo delle risorse allocate dal Governo complessivamente per la consultazione elettorale all'estero in occasione delle prossime elezioni europee". Richieste reiterate in un'altra interpellanza "urgente" (aprile 2019) presentata con l'On. Schullian.

15 gli ordini del giorno; ricordiamo quello presentato nel luglio 2020: "La Camera, premesso che: gli Istituti Italiani di Cultura sono un luogo di incontro, scambio, nascita e sviluppo di iniziative per gli italiani all'estero, ricoprono una funzione fondamentale in attività di cooperazione culturale, sono fonte di informazione sul nostro Paese e promuovono la nostra cultura all'estero; il settore culturale è stato fortemente colpito dall'emergenza COVID-19, ed è fondamentale rilanciare l'immagine del nostro Paese all'estero per favorirne il recupero anche di credito e interesse. Investimenti in questo campo hanno anche ricadute importanti di carattere economico e sociale, favorendo commercio, turismo e costruzione di senso di identità e cittadinanza". Dopo la premessa, impegnava il Governo "ad estendere l'Art Bonus anche agli Istituti Italiani di Cultura per favorire la diffusione e la promozione della cultura italiana all'estero e incentivare il contributo dei privati alla valorizzazione internazionale del nostro patrimonio culturale".

In diverse occasioni è intervenuto per ribadire l'importanza di poter votare, anche in riferimento agli italiani che non vivono in Europa, per il Parlamento europeo. Ha quindi affermato che si adopererà per presentare proposte di legge per assicurare l'effettivo diritto all'esercizio del voto a tutti gli italiani all'estero, anche per le Europee e per le amministrative.

Tra gli ultimi comunicati stampa (5 luglio 2021), il resoconto di un intervento in Aula nell'ambito della discussione della proposta di legge per la ridefinizione della missione e dell'organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: "Parliamo di mettere insieme imprese, università, scuole, regioni, livello di governo e rivedere tutta una normativa che va a costruire sul buono che è stato fatto fino adesso dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) in giro per l'Italia", sottolineando come occorra adesso accelerare per investire i fondi del PNRR, "impresa non facile, ma vitale (...) Stiamo parlando di mestieri del futuro, di nuove tecnologie, di tecnologie emergenti e che ancora non conosciamo. Qui c'è un lavoro strepitoso da fare rispetto a quelle che sono alcune filiere produttive tipiche del nostro Paese" ha proseguito l'On. Fusacchia richiamando a questo proposito il ruolo fondamentale di "tutto quello che ha a che fare con il 'made in Italy' e con la valorizzazione della cultura, intesa come settore produttivo".

In sintesi, è vero che chi vive in Europa ha esigenze e caratteristiche molto diverse dagli italiani all'estero che hanno scelto altri continenti, ma ci sembra che le tematiche, gli obiettivi, l'impegno dell'On. Fusacchia sia solo in minima parte, rivolto ai suoi elettori. Sembra proprio che le sue priorità siano altre, un po' lontane dalla realtà dei connazionali all'estero. Sul suo sito, ad esempio, sotto la voce "battaglie da non perdere" (ovvero Innovazione didatticaContrasto a stereotipi di genere nei libri di testoCongedo di paternità 3 mesi; Dottorati comunali; Doppia laureaCi serve un'altra PA; Rigenerazione urbana e Altre battaglie), figura anche "Semplificare la vita agli italiani all'estero"... ma non è specificato altro. È giustissimo che anche gli eletti all'estero dedichino attenzione a tematiche "nazionali", ma senza perdere di vista il proprio elettorato. 

Le ultime notizie riportate dalla stampa nazionale parlano della sua lista "Rieti in Comune", nata in vista delle prossime elezioni amministrative. Pur non intenzionato a candidarsi, l'On. Fusacchia intende essere presente all'appuntamento "per dare alla città un'altra amministrazione". Sulla stampa di emigrazione, gli interventi dedicati agli italiani all'estero sono stati rarissimi, ricordiamo un paio di note congiunte firmate insieme ad altri parlamentari "esteri" sugli Enti promotori dei corsi di italiano all'estero (ottobre 2020) e sull'istituzione della Bicamerale (maggio del 2020). Un altro intervento ha riguardato la lettera, inviata all'allora Presidente del Consiglio Conte, "affinché sia permesso al più presto ai connazionali iscritti all'AIRE il ritorno in Italia per far visita ai propri cari, pur osservando le necessarie regole sanitarie per il contenimento del contagio da COVID19"; lettera scritta insieme al collega Massimo Ungaro (maggio 2020).

Secondo i dati di Openparlamento, fino al 12 luglio 2021, l'On. Fusacchia è stato presente 6.668 volte su 8773 (76.01%), le assenze sono state 989, 1.116 le missioni.