di Davide Faraone

Oggi parleremo di una categoria molto diffusa: i free riders del vaccino, ovvero gli scrocconi di libertà. Il free riding, nel linguaggio economico, indica il comportamento egoistico di chi beneficia gratuitamente di beni pubblici, di quei beni che vengono consumati congiuntamente da più soggetti, senza contribuire alla loro produzione. Ad esempio, colui che sale sull’autobus senza comprare il biglietto è un free rider. Gli altri mettono la benzina pagando il ticket, lui non paga e gira a scrocco.

Alle 17.30 di sabato in 80 città d’Italia, i “free riders” ai tempi del covid hanno manifestato contro quello che chiamano “il passaporto schiavitù”, “contro obblighi vaccinali”, “contro la truffa Covid”, “contro la dittatura instaurata”, “per la libertà”.

Il “biglietto” per circolare senza ripiombare nel lockdown, nel coprifuoco, senza ritornare a vedere i pronto soccorso e le terapie intensive intasati, senza le processioni di camion militari con le bare di cittadini italiani morti per il covid, è rappresentato dal vaccino.

Quelli che sabato sono andati in piazza hanno manifestato grazie a noi che vaccinandoci abbiamo “pagato il biglietto”, visto che le restrizioni si sono allentate in virtù del fatto che grazie ai vaccini c’è stata una riduzione drastica dei contagi.

Li vedi, gli scrocconi di libertà, in giro senza mascherine che tornano al lavoro o vanno in vacanza sfruttando il fatto che si riparte solo grazie ai tanti di noi che si sono vaccinati. E poi ti spiegano pure che i vaccini sono rischiosi per la nostra salute, che le case farmaceutiche stanno facendo una sperimentazione su di noi, che la loro malintesa “libertà” è inviolabile.

Fanno i liberali col vaccino nostro, insomma. Ma non si accontentano. Contestano anche il fatto che venga loro negata la possibilità di andare al teatro, al cinema, di fare in sintesi le stesse cose che potrò fare io che mi sono vaccinato. Sono loro, i free riders dell’immunizzazione. Si atteggiano a guerrieri ma restano solo dei disertori: egoisti imboscati mentre gli altri combattono al fronte.