Se per gli italiani all'estero il nostro calcio attraverso la Rai e in italiano, come sapete e vi abbiamo dettagliatamente raccontato, è completamente scomparso (non importa la serie e il tipo di competizione) il mondo del pallone non si ferma. Così in attesa di mostrarvi tra non molto e senza Rai, la mappa mondiale televisiva della Serie A (ma anche B e C) ecco che il piccolo schermo ci offre una primizia, forse inattesa, ma sicuramente interessante.

Tranquilli, ovviamente non è la Rai, ma riguarda una società S&T Sports Group, sede a Miami, che si è accordata con la Federazione Italiana Gioco Calcio per distribuire in tutto il mondo i diritti delle competizioni femminili. Si andrà dalla Serie A TIMVision poi Coppa Italia e Supercoppa. "La collaborazione, della durata di due anni - il comunicato FIGC - permetterà di migliorare la visibilità a livello internazionale".

Miami diventa così un trampolino di lancio globale per un campionato che quest'anno comincerà il 28 agosto, il calendario è stato presentato la settimana scorsa, comprende 12 squadre e ha la Juventus come campione in carica. "Uno degli obiettivi principali - ha spiegato Ludovica Mantovani, presidente della Divisione Calcio Femminile della FIGC - è quello di far conoscere e diffondere il nostro calcio e le sue protagoniste a livello globale. La distribuzione all'estero della partite di campionato Serie A TIMVision attraverso S7T Sports Group è un altro passo fondamentale in questa direzione. Un biennio di promozione strategica nei Paesi oltreoceano con il prossimo Mondiale 2023 ospitato congiuntamente da Australia e Nuova Zelanda".

Ma è significativo che questa nuova partnership coinvolga direttamente gli Stati Uniti, Paese dove il calcio femminile ha una storia di successo nemmeno paragonabile a quella dei colleghi maschi. S&T Sports Group è una agenzia fondata da Stefano Turconi, italiano di nascita, ma da tempo residente negli Stati Uniti, a Miami. Esperienza ultra ventennale nell'ambito della distribuzione dei diritti tv in particolare nelle Americhe e nell'area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa). Coppa America, Coppa Libertadores, poi ancora competizioni per club e nazionali della Concacaf, gare valevoli per le qualificazioni ai mondiali di calcio e successivamente una grande esperienza anche nella NBA. Ora la promessa di rendere famoso fuori dall'Italia, il calcio femminile tricolore.

"È il momento ideale - ha spiegato al momento dell'annuncio dell'accordo - per dedicare energie e risorse allo sviluppo della distribuzione del calcio italiano femminile a livello globale. Con l'aumentata popolarità dello sport femminile e la crescita di competitività del calcio italiano, vogliamo cogliere l'opportunità per mostrare al mondo la qualità delle nostre competizioni e delle squadre che vi partecipano". Un progetto che parte ora e vuole trasformarsi velocemente in vincente.

"Il nostro obiettivo - ha concluso - è di creare partnership di lungo termine con operatori che meglio possano rappresentare i valori della Divisione Calcio Femminile. Siamo entusiasti nel avere questa opportunità e speriamo di offrire un grande contributo alla distribuzione internazionale della Serie A, Coppa Italia e Supercoppa femminile". La storia del calcio femminile in Italia va indietro fino al 1968 quando venne disputato il primo campionato della allora F.I.C.F., Federazione Italiana calcio Femminile, fu vinto dal Genova che battè in finale la Roma. Club pionieri, quello ligure ad esempio si sciolse poi nel 1972, e tempi difficili. Ma dal 2015 la FIGC ha lanciato l'integrazione tra attività femminile e quella professionistica maschile e a partire dall'8 settembre 2018 la Divisione Femminile opera internamente alla FIGC che successivamente è anche stata una delle cinque Federazioni ad aver aderito al primo progetto di strategia di sviluppo femminile organizzato dall'UEFA.

di Roberto Zanni