La violenza ai danni della comunità LGTBI, ha fatto quasi 700 morti, in due anni, nei paesi dell'America Latina e nei Caraibi. Una strage silenziosa, sulla quale ha fatto piena luce l'Osservatorio internazionale “Sin Violencia LGBTI”, pubblicando, sulla propria pagina Twitter, il risultato di una lunga ricerca in cui si documentano omicidi e femminicidi. Per la precisione tra il 2019 e il 2020 sono state ammazzate 689 persone.

Il rapporto, intitolato "De-cifrando la violenza in tempi di quarantena: omicidi di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex in America latina e nei Caraibi", è stato realizzato da organizzazioni attive in Bolivia, Brasile, Colombia, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana e Nicaragua e ne hanno parlato, a fondo, anche i portali italiamericalatina.it e biobiochile.cl.

Secondo i dati dello studio, la maggior parte delle vittime registrate durante la pandemia di Covid sono donne trans, seguite, a ruota, da uomini gay e lesbiche. In particolare, nel 2020, anno dell'emergenza sanitaria, sono stati confermati 370 casi, che equivalgono a più di un delitto al giorno. La grande maggioranza di uccisioni (223) si è verificata in Colombia, il paese più pericoloso della regione per la comunità LGTBI.

Eclatante, in tal senso, il caso di una 23enne donna trans colombiana - citato da biobiochile.cl - uccisa a coltellate mentre tornava a casa dopo aver partecipato, insieme ad altre 5.000 persone, alla marcia dell'orgoglio LGBT a Medellin, per chiedere il rispetto dei diritti della sua comunità. Un episodio tristemente emblematico che rientra in una tragica casistica.

Tornando indietro nel tempo, tra il 2014 e il 2020, infatti, la cifra delle vittime mortali di odio omo-transfobico raggiunge quota 1.949 sfiorando, dunque, i duemila casi in sei anni. Una cifra sì enorme ma che, come riferisce il sito italiamericalatina.it citando le responsabili dell'osservatorio internazionale, "è probabilmente minore rispetto al numero di casi reali, e che le organizzazioni sul campo non hanno potuto documentare per poterle includere nel rapporto finale".