La scoppola rimediata alle urne, rischia di scombussolare i rapporti di forza fra i tre principali partiti (FdI, Fi e Lega) della coalizione di centrodestra. Che le cose siano confuse lo hanno dimostrato, ieri, i ministri del Carroccio i quali, con una mossa a sorpresa, hanno deciso di disertare la seduta del Consiglio dei ministri durante la quale è stata approvato la legge delega fiscale (“non è l'oroscopo" ha sbottato Salvini). Una scelta che ha fatto perdere la pazienza finanche al premier Draghi. “Salvini ci spiegherà perché la Lega ha disertato il Cdm” ha sbottato il presidente del Consiglio.

Chiara l’antifona: l’ex titolare dell’Interno è in palese difficoltà. La mazzata elettorale lo avrebbe messo a pensare spingendolo a valutare tutte le possibilità del caso. A partire da quella più clamorosa: rompere con il governo e passare all'opposizione, nel tentativo di rinvigorire l’appeal elettorale di via Bellerio, sulla stessa falsariga di quanto fatto, in tutti questi mesi, da Fratelli d’Italia. Nel frattempo Salvini si diverte a far ballare l'esecutivo. E non è la prima volta che ciò accade. Chi osserva, spettatore interessato, da lontano è proprio Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni che tutto sommato, al di là del ko rimediato a Torino, Bologna e Milano, non può non guardare con soddisfazione alla crescita del suo partito (primo nella Capitale) di cui rivendica la leadership nella coalizione a discapito, proprio della Lega.

E’ stata la Meloni, due sere fa, a lanciare il guanto di sfida al segretario del Pd Enrico Letta, invitandolo a chiudere quanto prima la partita del Colle - votando Mario Draghi al Quirinale - ed a misurarsi con il centrodestra alle politiche, “se ne ha il coraggio”. Una vera e propria dichiarazione di guerra la sua, che però ha provocato non pochi mal di pancia tra gli alleati leghisti e forzisti. Sì, perché non è un mistero che azzurri e salviniani desiderino un'altra opzione per il dopo Mattarella, preferendo la nomination di Berlusconi a quella dell'ex super banchiere, per la poltrona di Capo dello Stato. Non a caso da Forza Italia è arrivato subito l’altolà: “Nessun accordo, il premier resti fino alla fine”. Più divisi di così…