Sul quotidiano 'La repubblica' di ieri è tornato in auge il caso di cronaca che ha scosso 9 mesi fa l'Uruguay: la morte all'interno dell'Ambasciata di Montevideo del connazionale Luca Ventre.

Nell'articolo a firma di Clemente Pistilli si leggono le parole del vigilante che bloccò l'imprenditore di origini romane: "Non aveva intenzioni minacciose", si legge. Ricordiamo che il giovane entrò nella sede diplomatica scavalcando il muro di recinzione. Fu fermato da due guardie private e bloccato a terra per 37 minuti, con un braccio intorno al collo. Morì poco dopo in ospedale.

Per il caso è stata aperta un'inchiesta per omicidio preterintenzionale: il medico legale ha stabilito che è morto per un arresto cardiaco dovuto a uno strangolamento. Noi de 'La Gente d'Italia', a questo punto, preferiamo aspettare che a parlare siano le indagini.