"Parto da una constatazione: tra settembre e dicembre io ho tre film in sala di tre grandi autori campani ('Qui rido io' di Mario Martone, 'Ariaferma' di Leonardo Di Costanzo e 'E' stata la mano di Dio' di Paolo Sorrentino, ndr.), quindi mi sembra che il bilancio di questa città sia molto buono. Io non saprei vivere da un'altra parte del mondo, quindi amo profondamente questo terzo mondo".

Così Toni Servillo ha commentato - in occasione della presentazione napoletana del film di Sorrentino - il reportage di 'Le Figaro' che dipinge Napoli come "il terzo mondo d'Europa".

Dello stesso avviso Paolo Sorrentino che si è limitato a commentare: "Mi pare che Napoli si difenda benissimo da sola".

Il cinema Metropolitan requisito e blindato come un evento del G20, con 400 invitati, tra cui sono attesi il presidente della Camera Roberto Fico e il ministro della Cultura Dario Franceschini, per la prima nazionale a Napoli di "E' stata la mano di Dio", il film di Paolo Sorrentino, Gran premio della giuria a Venezia 78 e che l'Italia ha candidato alla selezione per gli Oscar internazionali.

Alla presentazione oggi c'è tutto il numeroso cast guidato da Toni Servillo e dal giovane Filippo Scotti che a Venezia ha vinto il premio Marcello Mastroianni.
Il film Netflix, prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment, società del gruppo Fremantle, uscirà in sala il 24 novembre con la distribuzione di Lucky Red. "Un'uscita importante in ben 250 sale", ha annunciato Mieli. Dal 15 dicembre sarà disponibile sulla piattaforma Netflix.