Anche quest’anno l’IILA è presente a Più libri più liberi – Fiera Nazionale della Piccola e Media editoria, che si terrà dal 4 al 8 dicembre al Roma Convention Center – La Nuvola con interessanti incontri dedicati alla letteratura latinoamericana.

Tra gli autori stranieri presenti quest’anno spicca il  Premio Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa, tra i più importanti esponenti del panorama culturale mondiale, invitato dall’IILA a presiedere la Giuria del Premio IILA-Letteratura, che ha ridato vita al Premio Letterario, in vigore dal 1969 al 1996, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione e valorizzazione della produzione letteraria latinoamericana contemporanea tradotta e pubblicata in italiano. Il Premio è indirizzato alle case editrici italiane che hanno pubblicato, in lingua italiana, un’opera di narrativa di autori latinoamericani nel biennio 2019-2020.

Domenica 5 dicembre, alle ore 12.00, in Sala Cometa, alla presenza degli altri membri della Giuria, composta da esponenti del mondo accademico italiano specializzato nello studio e nella critica della letteratura latinoamericana, Mario Vargas Llosa consegnerà il Premio IILA-Letteratura a Samanta Schweblin (Argentina, vincitrice del Premio alla miglior opera con “Kentuki”, Edizioni SUR, 2019) e a Laura Scarabelli, vincitrice del Premio alla miglior traduzione per “Manodopera” (Mano de obra) della scrittrice cilena Diamela Eltit (Alessandro Polidoro Editore, Napoli, 2020).

La consegna del Premio IILA-Letteratura è stata inserita nel contesto di Più libri più liberi come una felice iniziativa di promozione delle nuove voci della letteratura dell’America Latina e di impulso alla traduzione e all’industria editoriale duramente colpita dalla crisi dovuta alla pandemia.

A seguire Mario Vargas Llosa, ispirandosi al filo conduttore di questa edizione della Fiera, “La libertà”, dialogherà con Tony Raful Tejada, Ambasciatore della Repubblica Dominicana in Italia, storico e intellettuale.

Le protagoniste 

Samanta Schweblin (Buenos Aires, 1978) è una scrittrice argentina di fama internazionale. Nel 2010 è stata selezionata dalla rivista Granta come una dei 22 migliori scrittori in lingua spagnola sotto i 35 anni, riconoscimento in seguito confermato da numerosi premi letterari. Tra le sue opere: La pesante valigia di Benavides (Fazi, 2010) e Distanza di sicurezza (Rizzoli, 2017). Oltre a Kentuki, SUR pubblicherà due sue raccolte di racconti, Siete casas vacías, che le ha valso il prestigioso Premio Ribera del Duero nel 2015, e Pájaros en la boca, la cui traduzione in inglese è stata candidata al Man Booker International Prize.

Laura Scarabelli Critica letteraria e professore associato di Letteratura ispano-americana presso l'Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere), nel 2006 ha conseguito il dottorato di ricerca in Letterature Comparate presso l'Università IULM con una tesi sulla narrativa antischiavista cubana; nel suo lavoro di ricerca si è occupata delle forme di rappresentazione del nero e della mulatta nei Caraibi e dell'opera narrativa di Alejo Carpentier nella prospettiva delle scienze dell'immaginario (Immagine, mito e storia. El reino de este mundo di Alejo Carpentier, 2011). Suo ulteriore campo di interesse è la riflessione sulla modernità e la postmodernità in America Latina.
Attualmente si sta dedicando alla narrativa post-dittatura nel Cono Sud, nella sua relazione con la letteratura di testimonianza, e alla produzione letteraria della scrittrice cilena Diamela Eltit (Escenarios del nuevo milenio. La narrativa de Diamela Eltit 1998-2018). Ha insegnato Letteratura ispano-americana sia in Italia che all'estero come visiting professor (Santiago del Cile, Buenos Aires, Costanza). È membro fondatore del network internazionale LaRed de Literatura y Derechos Humanos (lared.red). Collabora con molte riviste e collane internazionali, dirige la rivista di studi letterari e culturali Altre Modernità e la collana di traduzioni saggistiche "Idee d'America Latina". Tra le sue traduzioni più recenti, Potere e desaparición di Pilar Calveiro e Manodopera di Diamela Eltit.