Circolo Trentino festa 2019

Di Matteo Forciniti

Un traguardo davvero notevole quello raggiunto dal Circolo Trentino di Montevideo che ha da poco festeggiato il suo 75esimo anniversario. Una grande storia italiana in Uruguay ufficialmente iniziata il 18 dicembre del 1946 da un gruppo di emigrati che decisero di fondare un'associazione dove potersi riunire per condividere cultura e tradizioni della terra natale.

Negli anni quaranta le prime riunioni di questo gruppo a Montevideo si svolgevano in una casa situata tra Bulevar Artigas e Burgues dove c'era la vecchia Cerveceria Oriental. In seguito, per alcuni anni, i soci affittarono un locale prima della grande decisione di comprare un terreno nella zona del Prado in via Adrian Medina dove nel 1955 è stata costruita la sede frutto di un intenso lavoro da parte dei soci che continua ancora oggi ad ospitare le riunioni e le molteplici attività portate avanti che abbracciano la cultura e la lingua, la musica e la gastronomia e poi tanto altro ancora. 

Parlare dell'anniversario dei trentini in Uruguay è anche un'occasione anche per ricordare alcune illustre personalità uruguaiane legate a questo territorio: Zelmar Michelini, ex senatore vittima della dittatura il cui bisnonno era di Pinzolo, Enzo Murara e suo figlio Gabriel, ex presidente della Camara de Industrias attualmente vicepresidente e direttore del Latu, i gemelli Prati, artisti originari di Caldonazzo, Carlos Parteli ex vescovo di Montevideo e Pedro Wolcan, attuale vescovo di Tacuarembó .

Il 75esimo anniversario del Circolo di Montevideo è stato festeggiato poco prima delle vacanze di Natale con una cena speciale dove sono stati premiati due soci per il loro importante lavoro all'interno dell'associazione: Roberto Bresso (rettore della Universidad de la Empresa) e Jorge Carignani che ha ricevuto un riconoscimento postumo per il lavoro di modernizzazione svolto nella parte amministrativa ed economica.

"Salutiamo questo anniversario con un messaggio di grande ottimismo" ha dichiarato a Gente d'Italia la presidente Silvia Norbis. "Nonostante la situazione difficile che abbiamo avuto negli ultimi due anni a causa della pandemia possiamo dire con assoluta certezza che il Circolo si trova oggi nel suo miglior momento con un gruppo di soci giovane e molto attivo che ha voglia di fare tante cose. Stiamo vivendo un momento di grande espansione dato che abbiamo più del 50% dei soci che normalmente avevamo prima. Oltre a ciò manteniamo una stabilità economica che ci ha consentito, tra le altre cose, di poter rinnovare la nostra sede nell'ultimo periodo nel quale abbiamo cercato di mantenerci sempre attivi".

"Molta gente si avvicina a noi anche se non ha origini trentine" ha raccontato la presidente. "Quello che molti cercano è un posto dove poter difendere le proprie radici italiane e da noi sono i benvenuti perché trovano un ambiente confortevole. Adesso siamo in un periodo di vacanze ma già da febbraio torneremo con le nostre normali attività e stiamo pensando di aggiungere nuovi corsi vista l'alta domanda che abbiamo. La pandemia non ci ha fermato, facciamo quello che possiamo e quando la situazione sanitaria migliorerà cercheremo di tornare ad organizzare qualcosa di più grande come facevamo prima".

Matteo