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Lo spettro della guerra potrebbe spingere Kiev a fare dietrofront sui propositi di adesione alla Nato. Lo ha lasciato intendere l'ambasciatore ucraino a Londra, Vadym Prystaiko, il quale, in un'intervista rilasciata alla Bbc e ripresa da tutti i principali media mondiali, ha spiegato che il suo Paese potrebbe anche essere disposto a rinunciare alla sua ambizione di unirsi all'Alleanza Atlantica pur di evitare un conflitto con Mosca, precisando che Kiev potrebbe essere "flessibile".

NATO, IL DIETROFRONT UCRAINO
Alla domanda diretta se il suo governo stesse considerando o meno di rinunciare ai suoi piani di perseguire l'adesione alla Nato, nonostante l'obiettivo sia inserito nella Costituzione ucraina, Prystaiko ha risposto: "potremmo, soprattutto se veniamo minacciati così, ricattati così e spinti in questa direzione". Subito dopo, però, l'ambasciatore ucraino ha fatto marcia indietro assicurando che le ambizioni atlantiche del suo Paese restano intatte.

SERVE SOLUZIONE ENTRO MERCOLEDI'
Anzi, Prystaiko, ha definito "un fraintendimento" le sue parole. L'Ucraina, d'altronde, già "confina già con altri Paesi della Nato, il nostro non comprometterebbe dunque la sicurezza russa", ha precisato il diplomatico. Per poi rilanciare alla Bbc: "bisogna trovare una soluzione entro mercoledì".

SCHOLZ INVOCA DE-ESCALATION
In ogni caso le sue dichiarazioni cadono proprio nel giorno della visita del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nella capitale Ucraina. Lo stesso premier tedesco ha infatti chiesto al Cremlino "segnali immediati di de-escalation". In un post pubblicato su Twitter, Scholz ha sottolineato che "una nuova aggressione militare avrà delle conseguenze pesanti per la Russia".

DI MAIO IN MISSIONE A MOSCA E KIEV
Domani, intanto, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio partirà a sua volta per una missione diplomatica nella capitale ucraina ed a Mosca.

LE "APERTURE" DEL CREMLINO
La posizione di Kiev, intanto, sembra aver fatto, in qualche modo, "breccia" ai piani alti del Cremlino. "Ci aspettiamo che questi esigui canali per il dialogo alla fine ci consentano di trovare una sorta di reciprocità da parte dei nostri oppositori e il desiderio di trovare una soluzione che veramente significherà anche il tenere conto dei nostri interessi" ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia russa Ria Novosti.