di Matteo Forciniti

Viene annunciato come il progetto più grande per numero di adesioni che sia mai stato fatto in Italia e parte da una prerogativa: considerare gli italiani all'estero una risorsa su cui investire attraverso il turismo di ritorno da supportare grazie a una rete molto ampia che coinvolge diverse istituzioni in tutto il mondo.

Il progetto "2023 Anno del Turismo di Ritorno. Alla Scoperta delle Origini" è stato presentato nei giorni scorsi con una videoconferenza per l'area Uruguay e Argentina dove hanno partecipato rappresentanti delle associazioni e altre istituzioni che hanno già aderito all'iniziativa lanciata dalla startup Rete Destinazione Sud che punta ad ottenere i fondi europei del PNRR per finanziare le attività che saranno organizzate lungo tutto il 2023. Sono 20 milioni di euro, d'altronde, i fondi europei che verranno destinati ad ogni regione per rilanciare i borghi dimenticati, stessi borghi che si sono svuotati nei secoli scorsi a causa dell'emigrazione.

"Per la prima volta nella storia è stato creato un progetto che riunisce più di 400 organizzazioni per promuovere l'Italia nel mondo" ha spiegato Michelangelo Lurgi, fondatore di questa startup che fa tesoro delle esperienze accumulate in passato in ambito turistico e che adesso punta forte sul cosiddetto turismo di ritorno o delle radici che sta vivendo un vero e proprio boom. "Ci sono tantissimi discendenti di terza e quarta generazione che non fanno parte di associazioni ma sentono molto forti le radici italiane e hanno grande interesse verso il nostro paese. Noi vogliamo che queste persone possano conoscere meglio l'Italia dei borghi ma anche il Made in Italy, la cultura, la gastronomia e che possano avere anche l'opportunità di fare business".

Molteplici sono le attività previste per il 2023: viaggi, 500 eventi in tutta Italia, workshop regionali, incontri, programmi di scambio tanto per imprenditori come per i giovani e poi ancora la creazione di un forum internazionale dei giovani discendenti.

Sono già tantissimi i comuni in Italia che hanno già aderito al progetto unendosi a una rete molto più vasta e in continua crescita che include, tra gli altri, reti di imprese, consorzi, parchi, camere di commercio e istituzioni educative. "In questo 2022 ci concentreremo ad aumentare le adesioni anche all'estero cercando di coinvolgere tutte quelle istituzioni che vengono considerate particolarmente strategiche". Sono quattro in particolare le categorie di istituzioni all'estero a cui si rivolge l'iniziativa della Rete Destinazione Sud: le associazioni italiane, i comuni con una storia legata all'emigrazione, i musei (in quanto istituzioni che permettono di rendere visibili le storie legate all'emigrazione) e infine le istituzioni educative, tra cui università e istituti di formazione professionali che potrebbero fomentare gli scambi tra studenti.

"Ovviamente il Sud America è un'area fondamentale per un progetto del genere destinato agli italiani nel mondo che cercheremo di promuovere attivamente nei prossimi mesi" racconta a Gente d'Italia Fabio Ragone, coordinatore dell'area Brasile, Argentina e Uruguay per curare i rapporti con le istituzioni che partecipano al progetto. Dopo aver studiato l'influenza di San Cono a Florida in Uruguay attraverso la fotografia, Ragone si trova attualmente a Porto Alegre per potere avanti una ricerca dedicata all'emigrazione meridionale nello stato di Rio Grande do Sul. "Oltre al cambio di paradigma che vede nelle comunità all'estero una preziosa risorsa, quello che si cercherà di fare attraverso questo progetto è dare una risposta a quello che si sta già facendo da tanti anni in forma individuale e spontanea". Il riferimento è ai viaggi in gruppo in Italia sempre molto richiesti organizzati dalle associazioni o da altri enti. "Si cercherà di dirigere tutte queste esperienze in un'unica iniziativa che punta a promuovere un turismo diverso e più autentico e poi anche la cultura e lo scambio. È un'opportunità che potrà beneficiare tutti, dai piccoli borghi italiani ai discendenti sparsi per il mondo".

Fino ad ora sono 6 le adesioni in tutto l'Uruguay al progetto della Rete Destinazione Sud anche se l'elenco è destinato a crescere: Aercu (Associazione Emigrati Regione Campania in Uruguay), Associazione Calabrese, Società Italiana Vittorio Emanuele II di Carmelo, Società Italiana di Florida, Museo Storico di Florida, Associazione di Protezione e Fomento della Cappella di San Cono.