(foto archivio depositphotos)

di Riccardo Galli

Prende forme tra loro un po' diverse a seconda di tempi, circostanze, linguaggi. Ma sostanzialmente è sempre la stessa illusione: fatti loro, che ci frega, teniamoci fuori, immischiamoci il meno possibile. Non una tentazione sbagliata e criticabile, non un errore morale o di calcolo. Non un venir meno a doveri e impegni più o meno cogenti o condivisi. Semplicemente, maledettamente un'illusione.

L'illusione ha qui e oggi varie forme. Una marcia con gli abiti dell'argomento: gli americani non sono sempre i "buoni". Vero, stravero. E si può aggiungere, men che mai i "buoni" sono coloro che in Ucraina hanno le leve del comando di governo e della mobilitazione di popolo. Iper nazionalismo è il minimo che si possa rilevare guardando al comportamento di Kiev da quando "via i russi e i lori amici". L'altro abito dell'illusione è: Putin ha torto, ma non ha tutti i torti.

Perché ostinarsi a portargli la Nato alle porte di casa? Si è preso la Crimea, va be' però non è morto praticamente nessuno e lì non sono tutti più o meno filo russi? E i Donbass? Pure lì sono russi o quasi e poi è piccolo il Donbass, magari fare un po' e un po' tra Mosca e Kiev? Terza forma dell'illusione (ce ne sono altre, l'illusione è creativa): Stati Uniti e Ue ci devono difendere sempre, ma sempre senza sparare un colpo e rimetterci un dollaro o un euro. Questo, questo e non altro chiedono le opinioni pubbliche e gli elettorati del Nord America e dell'Europa occidentale. Non è una cattiva o malvagia aspirazione, è soltanto una maledetta illusione.

Può anche essere un buon affare, scrupoli morali a parte e realpolitik è per definizione senza scrupoli di questa natura. Ma la realpolitik se vuol essere tali di scrupoli storici deve avere scienza e coscienza. Se un pezzo di Donbass garantisse all'Europa occidentale gas russo in quantità e buon prezzo da qui se non all'eternità quasi...se un pezzo di Donbass non fosse il prezzo oggi destinato a salire domani una volta fatta la prima transazione...Ma l'illusione non vuole scrupoli storici e storici pensieri, l'illusione reclama i, teniamoci fuori o almeno distanti, celebra e santifica lo "io speriamo che me la cavo", si alimenta del falso buon senso del non impicciamoci, fatti loro...Talvolta la storia ha perdonato errori di valutazione o strategie sbagliate la storia ha dato loro tempo e modo di essere corrette, mai però la storia ha premiato l'illusione del "neutralismo" di fronte alla realtà.