Depositphotos

"Il 2022" si annuncia "come un anno duro" per l'economia mondiale: lo ha detto la direttrice del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, intervenendo - in una sessione dedicata alle previsioni economiche - al World Economic Forum, evento organizzato a Davos da Oxfam, l'organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze che, nel corso del meeting, ha rilasciato nuovi "allarmanti dati" che fotografano "scandalose iniquità a livello globale". "Ucraina e Russia - ha detto Georgieva - sono in profonda recessione economica, la prima con una contrazione del 40%, la seconda dell'11,5%". La direttrice del Fondo ha comunque sottolineato che l'Fmi non prevede una recessione globale, anche se "i prezzi dei beni alimentari continuano a crescere" e ci sarà uno "choc dei prezzi alimentari". "La recessione interesserà invece solo alcuni Paesi - ha confermato la direttrice del Fondo - e sono quei Paesi molto dipendenti dall'energia russa". E proprio sull'aumento dei prezzi hanno insistito i capi economisti del World Economic Forum i quali prevedono un aumento del costo del grano oltre la soglia del 40%. Nel corso del Forum si è parlato anche di povertà. Gabriela Bucher, direttrice esecutiva di Oxfam International, ha sottolineato come, a causa della pandemia di Covid, ogni 33 ore un milione di persone potrebbe finire in condizione di povertà estrema, vale a dire 263 milioni. Allo stesso tempo però, ha ricordato la Bucher, la pandemia ha prodotto 573 nuovi miliardari, uno ogni 30 ore. La loro ricchezza è aumentata, in termini reali, più in 24 mesi di Covid 19 che nei primi 23 anni delle rilevazioni di Forbes ed è ora equivalente al 13,9% del Pil mondiale, una quota più che triplicata dal 4,4% del 2000. "La marcata concentrazione della ricchezza (e di potere economico) nelle mani di pochi è il risultato di politiche di lungo corso, di decenni di liberalizzazioni e deregolamentazione della finanza e del mercato del lavoro, di anni in cui le regole del gioco sono state fortemente condizionate da interessi particolari a detrimento della maggioranza dei cittadini" ha aggiunto Bucher. "Privatizzazioni, emersione di nuovi monopoli, ricorso ai paradisi fiscali e sfrenato arricchimento per pochi; insicurezza, sfruttamento, assenza di diritti e sforzi scarsamente riconosciuti e ricompensati per troppi altri. La pandemia ha esacerbato le disuguaglianze e ridotto sul lastrico molte persone" ha aggiunto la direttrice esecutiva di Oxfam International. "Milioni oggi non hanno sufficiente cibo o soldi per riscaldarsi. In Africa orientale, una persona rischia di morire di fame ogni minuto. Siamo di fronte a una disuguaglianza paradossale, tossica che rischia di spezzare i legami che tengono insieme la nostra società" ha concluso.