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Ideona Ue: ridurre l’inflazione abbassando gli stipendi. Una barzelletta? Nossignori, i burosauri di Bruxelles ci stanno pensando.

Di più: ci sarebbe un progetto già pronto nel cassetto della scrivania del Commissario al Lavoro, il lussemburghese Nicolas Schmit, persona seria, mica un buontempone prestato alla Politica.

È uno che sa il fatto suo, ha studiato economia in Francia nel prestigioso “Istituto di studi politici di Aix-en-Provence”. La banchiera Christine Lagarde, tanto per fare un nome, si è formata qui prima di attovagliarsi con Chirac e Sarkozy e succedere a Draghi (2019) alla presidenza della Banca centrale europea.

Schmit bazzica la Politica da più di quarant’anni, è un esponente di spicco del LASP, il Partito Operaio Socialista Lussemburghese di ispirazione socialdemocratica. Sua l’ideona. Cioè: i salari devono seguire l’inflazione, ovvero tenerli vicino all’aumento dei prezzi per non deprimere la domanda globale. Se la domanda crolla si va in recessione. Ok. Ma chi lo dice ai lavoratori, ai sindacati , che servirebbe una ”moderazione salariale“ (parole sue)? L’inflazione sta galoppando, a marzo era schizzata al 7,4% l’anno scorso era al 5,9%,l’anno prima all’1,3% (fonte Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea ). E se galoppa non è certo colpa dei salari. L’ideona fa proseliti. Giorni fa al forum di Davos – detto tra noi, ormai una stanca passerella di miliardari un inconcludenti – ha trovato una sponda in Gita Gopinath, l’economista statunitense di origine indiana (è nata a Calcutta).

IDEONA CALMIERARE GLI STIPENDI? CON I PROFUGHI UCRAINI - Si è sentita anche questa. Ed è più di una voce. Dai burosauri sta piovendo di tutto. La situazione in Italia è preoccupante, come si è visto il 30 maggio con lo sciopero nazionale della scuola. Gli insegnanti sono i meno pagati della pubblica amministrazione , ci sono 260 mila precari e 1,2 milioni di “regolari” che battono cassa. Il contesto è questo. Come allora si può pensare di introdurre i profughi ucraini in questo clima surriscaldato? Per carità, i profughi di guerra non vanno abbandonati. Ci mancherebbe. Ma pensare di ricorrere a degli immigrati disperati non è accettabile. Questa si chiama bieca solidarietà. È una cialtronata. Ma cosa bevono al mattino i signori di Bruxelles?

VIGILARE SULLO SFRUTTAMENTO - Gli sfollati ucraini possono lavorare in Italia sia in forma subordinata , anche stagionale, sia autonoma. Un'ordinanza della Protezione civile lo prevede. Le assunzioni stanno procedendo; l’elenco è variegato. E comprende medici, infermieri, assistenti familiari, camerieri (alberghi, ristoranti, bar), lavoratori nei campi per la raccolta della frutta ed altri prodotti, partite Iva. Sono un serbatoio di oltre 100 mila persone. Quattro le città più gettonate: Milano, Roma, Napoli, Bologna. Un esercito di bisognosi che fa gola al caporalato. Dunque, bisogna vigilare. Perché il reclutamento (specialmente per gli operai giornalieri) sia legale. Lo sfruttamento è sopraffazione. Una prepotenza