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Si é aperta la corsa tra le migliaia di candidati per conquistare uno degli oltre 12.600 posti da consigliere comunale in palio in 978 comuni chiamati al voto il 12 giugno. Una percentuale pari al 12,4% dei complessivi 7.904.

Ma è soprattutto cominciata la competizione dei quasi 1.000 sindaci per conquistare lo scranno più alto.

La tornata elettorale comunale coinvolge 26 comuni capoluogo di Provincia, 4 dei quali anche capoluoghi di Regione: Catanzaro, Genova, L'Aquila e Palermo, il comune più grande che andrà al voto, con 657.561 abitanti e anche il maggior numero di elettori, 552.240.

A Catanzaro, dove sono corsa 6 candidati, la coalizione di centrodestra si presenta divisa: da una parte Fi e Lega che si ritrovano - senza nome e simbolo - sulle posizioni di un candidato civico ex Pd, Valerio Donato, sostenuto anche da esponenti del centrosinistra e da Italia Viva, e dall'altra Fratelli d'Italia che si muoverà in solitaria schierando la vicecapogruppo alla Camera, Wanda Ferro.

A Genova sono cinque in lizza per il posto di primo cittadino. L'attuale sindaco Marco Bucci di centrodestra cerca la conferma già al primo turno sul suo principale avversario, Ariel Dello Strologo, l'ex presidente della comunità ebraica genovese. Azione e Italia Viva hanno deciso invece di dare indicazione di voto e fornire alcuni candidati, ma senza inserire il simbolo sulla scheda. Tra gli altri candidati Mattia Crucioli, senatore ex M5S ora tra i leader de L'Alternativa c'è, sostenuto anche dai no green pass. Si presenta anche un candidato "no vax" per il Movimento 3V: Martino Manzano Olivieri, tra gli animatori delle proteste.

A L'Aquila saranno quattro i candidati sindaci. Pierluigi Biondi è il sindaco uscente e ricandidato della coalizione di centrodestra che corre unita, mentre gli avversari si spaccano: la candidata del centrosinistra, Stefania Pezzopane, deputata del Pd, e il candidato civico dell'area di centrosinistra, Americo Di Benedetto della civica Legnini Presidente.

A Parma dopo dieci anni sparisce dalla scheda il Movimento Cinque Stelle, proprio in quella città che per prima lo vide trionfare al governo di un'amministrazione comunale. La quasi totalità degli attivisti è infatti passata con il sindaco Federico Pizzarotti che, da candidato civico, ha conquistato il bis nel 2017. Dopo due mandati tenta la conquista del Comune il suo delfino, l'assessore alla Cultura Michele Guerra, sostenuto anche dal Pd, che candida in lista il rugbista e cavaliere della Repubblica Mbandà, e da altre forze di centrosinistra.

Tra i nomi noti che si candidano nei capoluoghi veneti di Verona, Padova e Belluno c'è l'ex calciatore della Roma Damiano Tommasi, sfidante dell'attuale sindaco di Verona Federico Sboarina, Giulio Crisanti, 23enne figlio del virologo, inserito a Padova nella lista Coalizione Civica a sostegno del primo cittadino Sergio Giordani che può contare anche sul sostegno del campione di rugby Mauro Bergamasco.

Tra i candidati a sindaco Angelo Salinari, a lungo agli arresti domiciliari nel febbraio scorso per stalking e corruzione, candidato a Ruoti (Potenza) di cui è stato già amministratore in passato. L'accusa di stalking mossa a Salinardi dalla Procura della Repubblica di Potenza riguarda presunti azioni ai danni del sindaco uscente di Ruoti, Anna Maria Scalise. Quanto le accuse di corruzione riguardano la sua attività di imprenditore.

Tra le curiosità la Lombardia è la regione con il maggior numero di comuni alle urne, 128, mentre Argentera, in provincia di Cuneo, è il comune col minor numero di elettori 67 e un solo candidato sindaco, Monica Ciaburro, sindaco uscente, deputata di FdI e insegnante di scuola media.Corsa a Comuni, la carica degli aspiranti mille sindaci