Boris Johnson (foto Depositphotos)

Nuove armi a Kiev dall'occidente. Mosca non ci sta e alza la voce. Mentre (anche) Londra sfida il Cremlino inviando lanciarazzi con una gittata da 80 km all’esercito ucraino, immediata arriva la replica del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: "Più lunga sarà la gittata delle armi più noi avanzeremo e colpiremo lontano, anche la capitale".

Il premier britannico Boris Johnson, dal canto suo, ignora il voto di fiducia che gli dovrà tributare il Parlamento rivendicando la scelta di inviare di armi sempre più pesanti come “giustificata dalla pressione dell'artiglieria russa”. Salta intanto la missione in Serbia per Lavrov dopo che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro hanno vietato al suo volo il transito nel loro spazio aereo.