di Matteo Forciniti

Dopo la fuga dal carcere in Uruguay, il boss della 'ndrangheta Rocco Morabito attualmente detenuto in Brasile è riuscito a evitare un'altra volta l'estradizione in Italia. Il Brasile ha infatti sospeso il provvedimento nei confronti di colui che è considerato come uno dei più importanti trafficanti di droga al mondo. Secondo il settimanale Veja, il ministero della Giustizia avrebbe bloccato l'estradizione che sembrava a un passo a causa di un mandato d'arresto provvisorio nei confronti dell'uomo emesso dallo Stato di San Paolo.

Così come era successo a Montevideo, anche a Brasilia i legali di Morabito hanno ingaggiato una lunga battaglia legale per evitare il trasferimento in Italia: il re della cocaina di Milano era stato condannato in Italia a trent'anni di carcere nel 1994 per associazione di stampo mafiosa e traffico di droga e da allora si trova nell'elenco dei latitanti più pericolosi emesso dal Ministero dell'Interno. "U tamunga" era stato arrestato nel 2017 in Uruguay al termine di una lunga latitanza trascorsa a Punta del Este. Dopo la fuga cinematografica dal carcere era riuscito a sparire per quasi un anno venendo poi catturato a Joao Pessoa, in Brasile, nel maggio del 2021.

La vicenda brasiliana ha avuto un clamoroso e inaspettato colpo di scena negli ultimi giorni: il 24 giugno la Corte suprema federale, attraverso la sentenza del giudice massimo Cármen Lúcia, aveva disposto l'estradizione in Italia entro un mese respingendo il ricorso presentato dai legali del detenuto. Alla sentenza della Corte era seguito, inizialmente, anche l'ok del governo: il sottosegretario alla Giustizia, José Vicente Santini, aveva di conseguenza autorizzato la consegna dell'uomo alla giustizia italiana non avendo ricevuto segnalazioni di cause pendenti nei suoi confronti. Il 27 giugno, invece, è arrivata l'inaspettata novità in base al racconto di Veja: la polizia federale avrebbe comunicato al ministero della Giustizia la presenza di un mandato d'arresto provvisorio nei confronti del boss della 'ndrangheta nello Stato di San Paolo, motivo per cui il processo di estradizione sarebbe stato bloccato.

L'apertura del procedimento da parte della giustizia brasiliana ha spinto inevitabilmente il sottosegretario Santini a fare un passo indietro e a bloccare l'estradizione. Rocco Morabito resta in Brasile, la giustizia italiana può attendere.