di Stefano Casini

Roma Musetti, Consigliere del COMITES attuale è un’attivissima dirigente della nostra comunità, fondatrice dell’Associazione Figli della Toscana che, una dozzina di anni fa, ebbe una bellissima idea che, purtroppo, per quelle vecchie remore di potere che, ancora oggi esistono con altri protagonisti non continuò a propagarsi.. Fondò un’associazione più moderna, una FEDITALIA, ossia una Federazione di Associazioni italiane, la FAI. I dirigenti COMITES dell’epoca videro, in una Federazione, un nemico quando, in realtà sarebbe stata un complemento straordinario per il lavoro della nostra collettività. La FAI raggiunse 20 associazioni italiane (molte avevano paura delle rappresaglie del COMITES) ma, in poco tempo, anche se si fece persino una bellissima giornata con stand italiani, fu smembrata codardamente. Oggi, come membro attivo (attivo perché é stata eletta anche in un  COMITES che a detta di tutti non funziona), ci ha dato le sue opinioni sull’attuale situazione, sia dello stesso COMITES, che sulla nostra comunità:

“É tutto molto lento, non so cosa succede! Sinceramente non so cosa possa succedere perché l’esecutivo del COMITES non ci permette lavorare, non ci sono state citazioni da quando siamo stati eletti. Se mi si chiede   come va il COMITES, non saprei cosa dire. L’unica cosa che ho visto è che abbiamo, prima di tutto, un esecutivo che non sa parlare italiano e questa è una vergogna. La Segretaria “parlicchia” italiano, ma Presidente e Vicepresidente no e nessuno della lista vincente. In ogni caso sono sbalordita perché, in un primo tempo c’era molta fretta per fare riunioni ma, dopo che è stato nominato un Presidente, non si é fatto piú nulla. Nel mese di giugno non abbiamo avuto neanche una riunione e non so il perché!

Per quanto riguarda la nostra comunità, non è una novità che muoiono enti, associazioni e istituzioni. Non dico che sono scomparse, ma ormai stanno morendo tutti i fondatori, come, per esempio, l’altro giorno un grande amico come Paolo Sgaravatti, un veneto eccezionale che aveva fondato l’Associazione e la Federazione Veneta dell’Uruguay. Secondo me, le seconde generazioni e quindi anche le terze generazioni, eccetto casi isolati, non stanno prestando attenzione alle associazioni. É un peccato anche perché, quando proposi la formazione di una Federazione di Associazioni Italiane e riuscimmo a riunire 20 associazioni, per via delle lotte interne del COMITES e vedendoci come nemici  invece di collaboratori, le stesse associazioni hanno cominciato ad allontanarsi e tutto é finito presto. In questo momento, quando é più la separazione che l’unione nella nostra comunità, mai aiutata neanche dalle nostre autorità diplomatico-consolari, la FAI sarebbe uno strumento fondamentale per organizzarci. In ogni caso sono un’ottimista e, come si dice in alcuni ambiti, esiste la possibilità di rimettere in piedi una Federazione di sodalizi italiani in Uruguay……….vediamo un po’ cosa succederà!”

Ha detto che le nuove generazioni non si interessano ma, abbiamo un piccolo e affiatato gruppo di figli e nipoti che fanno molto e hanno reagito al controvento con 2 bellissime feste davanti all’Associazione Calabrese. C’é ancora un po’ di brace per ricostruire un tessuto italiano nella comunità?

“È vero! Noi come Figli della Toscana abbiamo partecipato l’anno scorso e quest’anno e pensiamo che è un’iniziativa bellissima e continueremo a partecipare ogni qualvolta si possa organizzare, Poi credo che tutte le associazioni, almeno le piú affiatate, sono d’accordo con questo tipo di iniziative. Questi ragazzi della Calabrese ci hanno trasmesso un entusiasmo che non esisteva da molto tempo, per tutte le associazioni. Ma non c’é entusiasmo nell’esecutivo dell’attuale COMITES e spero che non distruggano anche questo tipo di iniziative che ci da presenza, ci espone anche sull’opinione pubblica locale, insomma vedo che il COMITES non esiste.”