Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale non ha i fondi per mettere a regime il personale assegnato sulla carta alle diverse sedi diplomatico-consolari. La Farnesina è scesa al livello storicamente più basso del finanziamento che riceve dallo Stato, pur avendo il compito di condurre e rafforzare la politica estera dell’Italia e la sua proiezione nel mondo. Il numero di nuovi emigrati sta facendo crescere esponenzialmente il mondo italiano fuori d’Italia che ha diritto di vedersi erogare tutti i servizi dovuti per legge ai cittadini italiani che vivono all’estero. Le attese per ottenere un passaporto ormai durano oltre sei mesi. Centinaia di migliaia di pratiche di cittadinanza attendono da anni di essere evase. Il ministro degli Esteri in carica è impegnato nel partorire un rachitico figlio elettorale che non si sa se succhierà il latte a destra o a sinistra.

In mezzo a tutto questo triste, pericoloso e in qualche modo ridicolo caos, l’Ambasciata d’Italia in Uruguay festeggia in pompa magna il più recente trionfo dello spreco. Al costo di un milione e mezzo di dollari (ma il costo deve ancora salire....) e di due anni circa di lavoro si è inaugurato a Montevideo il futuristico padiglione di cristallo che ospiterà la cancelleria consolare. Lo ripetiamo: la Cancelleria Consolare! Non il Consolato generale d’Italia al servizio degli oltre 130.000 iscritti AIRE e dell’intera popolazione uruguaiana che ha rapporti con il Bel Paese. L’evento è talmente importante che, per tagliare il nastro, si è mosso da Roma nientepopodimeno che l’illustre Direttore Generale della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie – DGITePM, il Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali.

La comunità intera sarebbe stata grata e onorata di incontrarlo e dedicargli un’accoglienza degna del personaggio, ma Vignali ha preferito limitarsi a una riunione a porte chiuse con il locale Comites, di cui non si conoscono ancora gli argomenti dibattuti. E la domanda viene spontanea: perché ha scelto di fare il padrino a una costruzione tanto megagalattica quanto inutilmente disegnata con una enorme sala d’attesa pronta ad accogliere folle di richiedenti, quando da anni la comunità deve aspettare pazientemente per mesi che venga fissato un appuntamento per poter espletare anche la pratica più semplice?

Perché Montevideo e non, tanto per fare un esempio, il Consolato generale di Manchester, chiuso per la solita miopia che ha portato enormi danni in passato, e riaperto a furor di popolo dopo che è diventata evidente l’impossibilità di gestire tutte le conseguenze della Brexit da parte del solo Consolato generale di Londra? Perché Montevideo è la brutta versione dei gioielli architettonici disegnati da Renzo Piano? Perché il ministro Vignali proprio da noi? Perché ha mortificato la collettività vera per omaggiare soltanto il Comites a maggioranza politica guidato dall’Innominato e colpevole di varie sovversioni di legge? A pensar male….. con quel che segue. Ma noi non vogliamo pensar male né commettere peccato. Ci basterà una semplice spiegazione logica. Attendiamo fiduciosi.

DALLA REDAZIONE