Mancano 50 giorni al voto del 25 settembre e finora la maggior parte dei sondaggi politici hanno sempre mostrato un centrodestra destinato a stravincere. L'ultima rilevazione di BiDiMedia, però, appena pubblicata ed effettuata nei giorni successivi all'accordo tra il leader del Pd Enrico Letta e il leader di Azione Carlo Calenda, rivela una sensibile crescita per il centrosinistra, tanto da poter pensare alla rimonta di cui ha parlato Letta in varie dichiarazioni dei giorni scorsi.

I Democratici, quindi, svela BiDiMedia, reduci dall’alleanza con Calenda ma alle prese con il problema Rosso-Verdi, si attestano al 24,5%, il partito di Giorgia Meloni tallona Letta al 24,3%. Dalle ultime rilevazioni si nota una possibile polarizzazione tra le due principali forze politiche in campo, che dovrà essere verificata nelle prossime settimane. Ma se Fratelli d’Italia è uno dei partiti di maggior successo del 2022, non così i suoi alleati. Nel Centrodestra infatti soffrono sia la Lega, al 13,6%, nuovo minimo della legislatura per BiDiMedia, e ancora di più Forza Italia, ridotta al 6,4% dopo la fuoriuscita di classe dirigente che non ha digerito il no a Draghi.

Nel Centrosinistra è invece in ascesa la federazione Azione/+Europa capitanata da Carlo Calenda, che non sembra risentire delle polemiche sull’alleanza con il Pd attestandosi al 6%, in crescita tendenziale. L’alleanza di Sinistra Verde è rilevata al 4,1%, in attesa di confermare o meno l’alleanza con il PD dopo le polemiche seguite al patto Letta-Calenda.

Per la prima volta in un sondaggio BiDiMedia dalla caduta di Draghi la distanza tra Centrodestra e Centrosinistra (ammesso che le alleanze vengano confermate) è inferiore ai 10 punti percentuali: 44,2% a 35,6%. Un distacco comunque ampio a favore del Cdx, ma non incolmabile.

Fuori dai due poli maggiori troviamo il M5S, che sembra aver arrestato la sua corsa al ribasso poco sotto al 10%. A fargli compagnia Italia Viva di Matteo Renzi, intenzionato a correre da solo al centro nonostante il poco incoraggiante 2%. Tra i partiti cosiddetti minori, che dovranno per di più cimentarsi nella non facile raccolta firme prevista dal Rosatellum, Italexit al 2,3%, segue APLI-Alternativa per l’Italia con 1,5 punti percentuali. APLI è la nuova formazione di destra tradizionalista e radicale che include Il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, Exit di Di Stefano ed alcune altre formazioni e associazioni d’area.

In generale finora la campagna elettorale non ha scaldato il cuore degli italiani: l’affluenza è ferma al 64%. E rimane alta la percentuale di indecisi (incerti se votare o chi votare) al 26% dell’elettorato complessivo. Sono proprio questi cittadini che nelle prossime settimane decideranno l’esito delle elezioni politiche 2022.