Bari (foto da Depositphotos)

Il Sole 24 Ore ha stabilito un indice del clima che serve a stabilire come si vive nelle città italiane. Aggiornato con i dati climatici forniti da 3Bmeteo sul decennio 2011-2021, questo indice serve a raccontare in quale delle 107 città capoluogo si vive meglio in base a dieci parametri legati prevalentemente alle condizioni di “bel tempo”.

Imperia e Bari (la prima già al top nella precedente edizione pubblicata nel 2019 con i dati sul decennio 2008-2018) sono prime. La città ligure è in vetta per il fatto che è soggetta a pochissime ondate di calore: la città ha infatti superato i 30°C soltanto 34 volte contro una media nazionale di 186.

Bari è stata invece premiata per le sue 8,5 ore di sole al giorno contro una media nazionale di 7,9. Nel capoluogo pugliese sono umidi solo 151 giorni all’anno contro i 240 di Belluno. La brezza, con 7,2 nodi medi giornalieri di vento nella stagione estiva, a Bari stempera le notti torride d’estate.

A Imperia e Bari piove fra l’altro poco. Solo 63 e 71 giorni annui, con il capoluogo pugliese che questa volta è quarto.

In questa particolare classifica, ad arrivare prime sono le città che si affacciano sul mare. A conferma di come vivere nelle zone costiere garantisca un maggior comfort climatico rispetto alle aree interne. Il clima marino e le ore di sole rendono possibili passeggiate all’aperto. Le città sono poi caratterizzate da pochi eventi estremi.

Al terzo posto si conferma Pescara. Poi Barletta, Livorno, Brindisi, Catania, Ancona, Chieti e Trieste sono le altre città in vetta.

Dalla parte opposta della classifica si colloca Belluno. La città veneta è ultima per ore medie di sole al giorno (appena 6,6) e per giornate fredde (26,5 in media ogni anno con temperatura massima percepita minore di 3°C). Elevato anche il numero di giorni di pioggia, 106 ogni anno con almeno 2 millimetri di precipitazioni cumulate. L’umidità relativa rileva che i giorni troppo umidi sono più del 70%.

Negli ultimi posti si incontrano diversi centri della pianura padana. Tra queste Pavia che era ultima nella precedente edizione dell’indice pubblicata nel 2019. La città lombarda, insieme ad Alessandria ha 56 giornate di nebbia l’anno. Oltre Pavia e Alessandria, in fondo alla classifica ci sono Cremona, Lodi, Piacenza, Asti, Lecco, Vercelli e Mantova.

Lecco è penultima per via degli eventi estremi, 62 giorni con più di 40 millimetri di pioggia cumulata nel decennio. Ancora più in basso si incontra invece Verbano-Cusio-Ossola dove le “bombe d’acqua” rilevate sono state 81 nel decennio.

Tra le grandi città, Cagliari è all’11° posto. Roma si piazza al 22° posto, seguita da Genova (27ª), Venezia (31ª) e Napoli (34ª).  Milano è invece al 91° posto.