Anche i vescovi dicono la loro in vista delle elezioni: "Il voto è un diritto e un dovere da esercitare con consapevolezza. Siamo chiamati a fare discernimento fra le diverse proposte politiche alla luce del bene comune". Comincia così l’appello del consiglio della Conferenza episcopale italiana presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi.

I vescovi hanno un doppio destinatario, gli italiani che andranno alle urne e gli eletti, e chiedono nel primo caso di non esimersi, nel secondo propongono un’agenda di priorità che va dal contrasto alla povertà, all’accoglienza dei migranti, fino alle azioni contro l’inverno della natalità".

Agli elettori ribadiscono che “il voto è un diritto e un dovere da esercitare con consapevolezza” facendo “discernimento fra le diverse proposte politiche alla luce del bene comune, liberi da qualsiasi tornaconto personale e attenti solo alla costruzione di una società più giusta, che riparte dagli ‘ultimi’ e, per questo, possibile per tutti, e ospitale”.

Per l’episcopato italiano, “c’è un bisogno diffuso di comunità, da costruire e ricostruire sui territori in Italia e in Europa, con lo sguardo aperto al mondo, senza lasciare indietro nessuno”. Ai giovani ricordano che “con il vostro voto lanciate a tutta l’Italia un forte messaggio di partecipazione alla costruzione del bene comune, nel rispetto della persona, di tutte le persone in ogni fase della vita. Questo è il vero criterio per orientarsi nelle scelte”.

Inoltre, “il vostro impegno per la cura del Creato è un esempio per tutti. E impegna, allo stesso tempo, noi adulti a non tradire i vostri sogni”. Ai disillusi, invece, i vescovi spiegano che “il contributo di tutti è molto prezioso” e invitano a “mettere da parte le divisioni e guardare al bene del Paese” non facendo “prevalere la delusione”, perché “la partecipazione democratica è amore per il nostro Paese. Invitiamo chi si trova ad affrontare gravi problemi e si sente ai margini della società a non scoraggiarsi e a dare il proprio irrinunciabile contributo”.