Mario Draghi (foto: @360ber - Depositphotos)

Si prospettano tempi amari e cari (dal punta di vista economico e non sentimentale) per gli italiani che vivono nel BelPaese: vedranno aumentare di quasi il 60% la bolletta della luce. Un aumento che tuttavia è stato contenuto rispetto all'atteso, grazie a un intervento eccezionale dell'Arera per il quarto trimestre del 2022. L'intervento che si somma a quelli del governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela, ha reso noto l'Autorità in una nota. Viste le criticità del momento” l’Arera ha inviato ieri una segnalazione a governo e parlamento chiedendo di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese (prevista per il prossimo primo gennaio) e di conseguenza anche quella per i clienti domestici. Se la Germania ha annunciato un pacchetto di aiuti da 200 miliardi di euro che include un tetto ai prezzi del gas e una serie di misure per proteggere le imprese e i consumatori dall'aumento dei costi energetici, ieri il primo ministro Mario Draghi alla vigilia del Consiglio sull’energia sul price cap ha chiesto all’Europa di mostrarsi compatta contro la crisi energetica e mettere a punto una risposta che riduca i costi per famiglie e imprese e limiti gli extra profitti per le società energetiche: "Davanti alle minacce comuni dei nostri tempi, non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali. Nei prossimi Consigli Europei dobbiamo mostrarci compatti, determinati, solidali, proprio come lo siamo stati nel sostenere l'Ucraina nel corso del congresso", le sue parole.