Sergio Mattarella (foto depositphotos)

Caro energia: Sergio Mattarella bacchetta la Ue. “Bisogna porre rimedio all'impennata dei prezzi”. Lo ha detto il Capo dello Stato, ieri, alla consegna delle onorificenze di Cavalieri del Lavoro e Alfieri del lavoro al Quirinale. "Vediamo che la nostra Europa fatica a esprimere una politica di solidarietà e di coesione sulle conseguenze economiche e sociali di questa guerra” ha proseguito.

“Assistiamo a un’impennata dei prezzi dell’energia che è attribuibile solo in parte a scarsità di approvvigionamenti, ma trova radice in azioni speculative che minacciano la vita di migliaia di aziende e mettono in allarme tantissime famiglie. A questo va posto rimedio" ha aggiunto. "Ci presentiamo con risultati straordinari di crescita del Prodotto interno lordo" ha poi proseguito il presidente della Repubblica.

"A consuntivo, per incremento di Pil rispetto al quarto trimestre 2019 - antecedente lo scoppio della pandemia - siamo la terza economia del G7, dopo Usa e Canada" ha quindi sottolineato l’inquilino del Colle. Certo, ha argomentato ancora "pesano oggi nuove incognite, si preconizzano orizzonti foschi, ma occorre saper partire da questi eccellenti risultati ottenuti per costruire con fiducia il futuro". Per quanto concerne invece il Pnrr l'Italia, ha rimarcato Mattarella, deve “rispettare tempi e impegni”.

Con il Recovery l'Europa "ha puntato sull’Italia. Non possiamo perdere questa sfida” ha chiarito il Capo dello Stato ricordando che “è stato compiuto il primo tratto del percorso”, e che “si deve proseguire rispettando tempi e impegni”. “Non possiamo dissipare questa opportunità di rinnovamento e sviluppo, utile per correggere storture antiche e accelerare le necessarie correzioni strutturali alla nostra economia. Ne va, anche, del nostro ruolo in Europa, che deve essere trainante" ha sottolineato Mattarella. Sulla stessa falsariga il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni secondo il quale l’Europa deve muoversi così da "poter offrire un sostegno alle famiglie e ai redditi più bassi e cercare di investire in settori strategici garantendone anche la sostenibilità”. Infine da segnalare l’intervento dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell che ha parlato di: “coesione in pericolo con le destre al potere”.