Giorgia Meloni

Con la cerimonia della consegna della campanella tra il premier uscente Mario Draghi e il neo presidente del consiglio, Giorgia Meloni, è ufficialmente iniziata l’era del primo ministro donna in Italia. La leader di Fratelli d’Italia, visibilmente emozionata, accompagnata dal compagno e dalla figlia, si è trattenuta a lungo con il suo predecessore, un incontro che è durato almeno un’ora secondo le fonti quello tra Draghi e la Meloni che segna di fatto un passaggio di consegne anche politico tra i due. Da più voci della maggioranza è stato, infatti, sottolineato che il lavoro del governo Meloni sarà in continuità con quello svolto da Mario Draghi, per il bene del paese ma anche dei partner europei. Terminate le cerimonie ufficiali, con Mario Draghi che ha lasciato Palazzo Chigi tra gli applausi di tutti i dipendenti presenti, il premier Meloni poi ha riunito i suoi per la prima riunione del Consiglio dei Ministri, che è durato circa una mezz’ora. L’apertura dei lavori ha visto la stessa Meloni ringraziare sentitamente il presidente Mattarella per il lavoro svolto in questi anni. Successivamente si è passati alla ratifica formale delle cariche istituzionali, che erano già state espresse pubblicamente durante gli scorsi giorni. A prendere la parola in Cdm dopo il premier Giorgia Meloni sono stati Antonio Tajani e Matteo Salvini, in qualità di vicepremier. Entrambi, secondo quanto si apprende, hanno ringraziato il presidente del Consiglio ribadendo l'appello a lavorare uniti e mantenere la compattezza della coalizione. Lo stesso Salvini, ha poi commentato il Cdm esprimendo soddisfazione con una semplice dichiarazione, “È andato tutto bene”. Secondo quanto si è appreso, poi, Giorgia Meloni ha sottolineato come la sua squadra debba essere compatta e leale, ”Dobbiamo essere uniti, ci sono emergenze da affrontare per il Paese. Dobbiamo lavorare insieme”. È la stessa Meloni, affidandosi anche con un video al suo account twitter, a esprimere ancora tutta l’emozione per una giornata sicuramente storica, ”Si comincia. Con molta emozione ma anche con la consapevolezza delle difficili sfide che ci attendono. Ora tocca a noi: siamo pronti".