Di Matteo Forciniti

È stato un giorno di grande emozione quello vissuto a Colonia mercoledì 23 novembre. Per la prima volta è stato celebrato il "Día del Inmigrante Italiano" in Uruguay in una giornata che riconosce simbolicamente il contributo dato dagli immigrati italiani allo sviluppo del paese. 

Su modello di quanto già fatto altrove in Sud America, era assolutamente necessario, doveroso e giusto per l'Uruguay avere la sua giornata dato che gli immigrati italiani hanno esercitato una notevole influenza praticamente sotto tutti i punti di vista dalla cultura alla gastronomia, dal linguaggio allo sport, dai mestieri al modo di vivere in una nazione dove quasi metà della popolazione ha origini italiane.

A differenza di quanto fatto altrove, però, a Colonia la data ha avuto e continuerà ad avere un significato ulteriormente speciale in quanto la Società Italiana è stata la grande artefice di questa conquista in tempi di crisi della collettività. I festeggiamenti qui sono iniziati nella mattina di mercoledì con la deposizione di una corona di fiori presso il monumento a Garibaldi dove ha partecipato, tra le altre autorità, anche l'intendente di Colonia Carlos Moreira. Per l'occasione è stata posta una targa commemorativa sotto il monumento che ricorderà questa prima celebrazione. Nel pomeriggio c'è stato poi un altro piccolo evento in ricordo dei soci scomparsi presso il pantheon dell'associazione. I festeggiamenti proseguiranno anche nella giornata di sabato con un pranzo speciale motivato anche dal quindicesimo anniversario.

"Per noi è stata una giornata di grande emozione" racconta a Gente d'Italia Alessandro Maggi che è anche consigliere del Comites. "Siamo molto contenti di essere stati i propulsori di questa giornata, di aver dato a tutta la comunità italouruguaiana l'opportunità di festeggiare una giornata dedicata agli immigrati italiani". Ma oltre alla soddisfazione di Colonia per Maggi c'è anche tanta amarezza per quanto fatto a Montevideo: "Ci rattrista il fatto che da parte del Comites non sia stato organizzato niente alla Casa degli Italiani, è il segno evidente della condizione di inoperatività in cui si trova questo organismo. Quanto fatto dall'Ambasciata invece, con la deposizione di una corona di fiori presso il monumento ad Artigas, ci è sembrato molto poco, il minimo che si potesse fare in un appuntamento così importante. Inoltre, ci è molto dispiaciuto che nessuno tra Comites e Ambasciata abbia riconosciuto il nostro contributo a questa iniziativa".

L'istituzione di una giornata dedicata all'Italia, ricordiamo, è stata definitivamente approvata con una legge dal Parlamento nel mese di luglio di quest'anno dopo un lungo iter burocraticoufficialmente iniziato nel 2019. Allora, il deputato Enzo Malán -insieme ad altri colleghi del Frente Amplio- accolse la richiesta partita due anni prima dalla Società Italiana di Colonia presentando un progetto di legge con un unico articolo: la data del 23 novembre è stata scelta in ricordo della rifondazione della vecchia Società di Mutuo Soccorso avvenuta nel 2007. L'iniziativa è stata appoggiata trasversalmente da tutti i partiti politici che hanno votato favorevolmente in entrambe le camere.