di MATTEO FORCINITI

Mentre in Italia ancora tutto tace, è appena cominciato in Uruguay il processo contro Aldo Lamorte per il video pubblicato in occasione delle ultime elezioni italiane e portato alla ribalta da Gente d'Italia.

Pochi giorni fa, come racconta Fabrizio D'Alessandro, i consiglieri della lista Rinnovo del Comites sono stati interrogati dalla Fiscalía General de la Nación che ha aperto così un procedimento che ha suscitato enormi polemiche: "Recentemente, insieme al consigliere Ignacio Palermo, siamo stati interrogati dalla fiscal adjunta (il magistrato incaricato al momento di seguire le indagini) che ci ha chiamato per ricavare più informazioni e sapere in linea generale come si sono svolti i fatti. La nostra testimonianza è stato il primo passo perché, in base a quello che ci hanno detto, la fiscal titolare del procedimento chiamerà a testimoniare Aldo Lamorte per il mese di febbraio e dovrà presentarsi con un avvocato".

Il vicepresidente del Comites e consigliere del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero) é stato denunciato alle autorità giudiziarie uruguaiane intorno alla metà di ottobre da parte di un gruppo di consiglieri del Comites di Montevideo dopo il video dello scandalo. In quel video pubblicato (e poi cancellato) sui social, l'esponente del Maie (Movimento Associativo degli Italiani all'Estero) votava al posto di un'altra persona come si poteva facilmente intuire dal nome del proprietario del plico elettorale, ben visibile, intestato a un'altra persona, Valeria De Bellis. Trattandosi di una palese e spudorata violazione della legge elettorale italiana, Lamorte è stato oggetto anche di diverse denunce presso la Procura della Repubblica di Roma.

In base alla legislazione uruguaiana, potrebbero essere stati commessi tre reati all'interno di quel filmato: innanzitutto la violazione di una corrispondenza privata, poi la mancata protezione dei dati personali e infine la violazione della legge che stabilisce il codice di etica per i funzionari pubblici dato che il rappresentante della collettività esercita anche l'incarico di deputato supplente nel Parlamento uruguaiano.

"I primi passi sono stati superati con una certa velocità, questo è un dettaglio molto importante" osserva D'Alessandro. "Sinceramente, alla luce della situazione in cui si trova la Fiscalía, noi temevamo che i tempi per dare inizio al procedimento potessero essere molto più lunghi, che ci sarebbero voluti mesi per iniziare. E invece si vede che è stata data massima attenzione al caso visto quanto fatto finora. Adesso iniziano le vacanze estive poi si ripartirà a febbraio, attendiamo fiduciosi i prossimi sviluppi".