“Penso che non sia esagerato affermare che questi sono stati tra i giorni più lunghi della mia carriera. Devo scegliere le mie parole con cura, in modo da non mettere a repentaglio le indagini in corso o in alcun modo minare la presunzione di innocenza. E lo farò. Quindi, se la mia furia, la mia rabbia, il mio dolore non si manifestano, ti assicuro che sono molto presenti, insieme alla mia determinazione affinché questa Assemblea diventi più forte. Non commettete l'errore: il Parlamento europeo, cari colleghi, è sotto attacco. La democrazia europea è sotto attacco. E il nostro modo di società aperte, libere e democratiche è sotto attacco”.

Durante l’apertura della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, in Francia, la presidente del parlamento Roberta Metsola ha commentato il caso di sospetta corruzione da parte del Qatar nei confronti di vari parlamentari europei e altre persone che lavorano al suo interno. La procedura per la decadenza della vicepresidente coinvolta, Eva Kaili, è già stata avviata e la relazione sulla liberalizzazione dei visti con Qatar e Kuwait è stata rinviata alla commissione. "Non ci sarà impunità", ha ribadito la Metsola affermando che un'indagine interna verrà presto avviata con lo scopo di capire dove si sono verificate le falle e per rendere ancor più “impermeabile” il sistema di controllo parlamentare.

Chiarezza e trasparenza le parole d'ordine per far si che uno scandalo di tale portata non si verifichi mai più: “Non ci sarà da nascondere la polvere sotto il tappeto”. A questo punto, la presidente del Parlamento europeo ha lanciato un avvertimento molto importante agli eurodeputati: “Le accuse – ha detto – non riguardano la destra, la sinistra, il Nord o il Sud. Si tratta di operare bene o male. Quindi – ha sottolineato – vi incoraggio a resistere alla tentazione di sfruttare questo momento per vantaggi politici: non utilizzate questa minaccia in questo modo così gretto”.

E quanto agli “attori malevoli dei paesi terzi che pensano di poter comprare quello che vogliono”, che “l’Europa sia in vendita e che che possono controllare le nostre Ong”, queste persone sappiano “che troveranno l’ostacolo dell’Europarlamento sulla loro strada. Noi siamo europei e proteggeremo i nostri valori” ha concluso la presidente del Parlamento europeo.