Bilancio in chiaroscuro dei Mondiali di calcio in Qatar: bene lo spettacolo, da record gli ascolti. Brutta la cornice: diritti violati, sospetti di corruzione, migliaia di operai-schiavi morti nei cantieri, l’ambiguità Fifa, l’indifferenza dei mega sponsor, i braccianti del tifo finto (una delle cose più tristi). Detto ciò, guardiamo avanti facendo tesoro della esperienza qatariota. 

BOOM DI ASCOLTI TV Il calcio va sempre (e comunque) forte in tv. In mezzo mondo. Una garanzia di ascolti. La finale dei Mondiali – Argentina-Francia (7-5) dopo i calci di rigore, tre ore di emozioni palpitanti – ha sbriciolato ogni record in materia: quasi 13 milioni di spettatori, share medio del 68,8%. Pazzeschi i numeri della fase dei rigori: lo share e’ schizzato al 74,3% con 16 milioni di telespettatori. Al momento del calcio di inizio erano 12 milioni e 948 mila. Cifre Rai. A queste vanno aggiunti i numeri record di Bobo tv con Adani, Vieri, Cassano, Vendola: 8,5 milioni di spettatori (share 42%). SPETTACOLO MEMORABILE Stadi affascinanti, partite combattute, terreni perfetti a dispetto delle condizioni climatiche, riprese televisive innovative. E siparietti offerti da una regia attenta e curiosa: le lacrime di Ronaldo, le pulizie dei giapponesi allo stadio Khalifa dopo la vittoria sulla Germania, i baci di Hakimi alla mamma, gli iraniani muti all’inno nazionale, i tedeschi con la mano sulla bocca per protestare contro la decisione Fifa di non indossare la scritta “one love”, il pianto del figlio del portiere polacco (e juventino) Szczesny che gli stava spiegando, con orgoglio, il valore di una sconfitta. RIPARTENZA ITALIA C’è voglia di dimenticare l’amaro Qatar – l’esclusione fa ancora male – e tuffarsi nel 2023 con risolutezza e facce nuove. Il c.t. Roberto Mancini sta preparando la svolta. Martedì 20 dicembre è iniziato a Coverciano lo stage azzurro per 67 giocatori. Un mantra: vietato sbagliare. Pronto il piano del tecnico con due traguardi importanti: Europeo 2024, America 2026. Ricca l’agenda del preparatorio 2023. Il 23 marzo comincia l’avventura del torneo continentale, a giugno le finali di Nations League