Matteo Salvini (foto depositphotos)

Matteo Salvini torna a insistere su uno dei cavalli di battaglia della Lega, l’autonomia regionale. Secondo il Ministro Infrastrutture e vicepremier, "l’autonomia sarà una realtà entro il 2023. Abbiamo una bellissima squadra in Consigli dei Ministri, abbiamo degli amici che a volte partono da presupposti differenti, ma poi arrivano sempre a una sintesi comune. Ed è per questo che sono sicuro che, dopo 30 anni di battaglie, grazie al nostro impegno e al centrodestra serio e compatto della Lega, l’autonomia sarà una realtà”. La dichiarazione è avvenuta durante la presentazione dei candidati della Lega alle prossime elezioni regionali in Lombardia, che si è svolta presso il Palazzo delle Stelline di Milano. Salvini ribadisce, come la coalizione di governo abbia tutta l’intenzione di “mantenere la parola data nel programma” e quindi, sottolinea come il lavoro si stia concentrando anche su federalismo e presidenzialismo. Sull’argomento autonomia, torna a parlare anche Gianfranco Fini. L’ex leader della destra italiana, sottolinea come questa sia “la vera grande questione politica che la maggioranza dovrà affrontare nei prossimi mesi”, soprattutto perché “per la Lega è una bandiera che non può essere ammainata", ma nonostante ciò, invita alla prudenza; ”La fretta - spiega Fini - può essere cattiva consigliera”. Le riforme immaginate dalla premier Meloni e della sua squadra di governo, si potranno realizzare se questa squadra resterà unita. Ne è convita la stessa Meloni che si auspica come il proprio esecutivo durerà cinque anni e al termine di questo periodo "L'Italia sarà migliore”. Chi in queste settimane è invece accusato di non aderire completamente alla linea programmatica del Governo è Forza Italia, che però con la presidente dei senatori Licia Ronzulli, sottolinea come “Non c’è nessuna frizione nella maggioranza, che è assolutamente coesa. Forza Italia è leale al governo di centrodestra, un governo di cui siamo parte determinante. Forza Italia continuerà a dare il suo contributo, senza tradire le nostre origini”.