Papa Francesco
Papa Francesco (Depositphotos)

Nel consueto Angelus domenicale, Papa Francesco ha voluto rendere partecipi tutti coloro che gremivano Piazza San Pietro con un messaggio importante, concentrando il suo pensiero sulla testimonianza e sulla spirito di Servizio, riprendendo alcune considerazione di Giovanni il Battista. “Il segno del vero educatore è quello di non legare le persone a sé. Giovanni fa così - ha detto il Santo Padre - mette i suoi discepoli sulle orme di Gesù. Non è interessato ad avere un seguito per sé, a ottenere prestigio e successo, ma dà testimonianza e poi fa un passo indietro, perché molti abbiano la gioia di incontrare Gesù. Possiamo dire, apre la porta e se ne va". Punto centrale per Francesco, è “la libertà dagli attaccamenti”. "È facile attaccarsi a ruoli e posizioni, al bisogno di essere stimati, riconosciuti e premiati. E questo, pur essendo naturale, non è una cosa buona, perché il servizio comporta la gratuità, il prendersi cura degli altri senza vantaggi per sé, senza secondi fini, senza aspettare un contraccambio". Ancora, il Papa ha spiegato che ”Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, testimoniando che il punto di riferimento della vita è Gesù. Farsi da parte, imparare a congedarsi: ho fatto questa missione, e lascio il posto al Signore. Pensiamo a quanto è importante questo per un sacerdote, che è chiamato a predicare e celebrare non per protagonismo o per interesse, ma per accompagnare gli altri a Gesù”. Non sono mancati poi, messaggi nei confronti di solidarietà all’Ucraina. “Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino, che soffre tanto. Restiamo vicini a loro, con i nostri sentimenti, con il nostro aiuto, con la nostra preghiera”, ha detto il Papa. Parole apprezzate dall'ambasciatore dell'Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash, che su Twitter ha affermato il "grande apprezzamento da Kiev del supporto permanente all'Ucraina da parte del Papa e dell'importanza che ci sia presto una sua visita nel Paese come un vero passo verso l'installazione della pace”. "Penso che sia giunto il momento per il Papa di visitare l'Ucraina e dare così un segnale molto chiaro che è la Russia che deve fermare ciò che ha avviato", aveva dichiarato ieri Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky,