Luciano Spalletti quando allenava il Napoli (Depositphotos)
DI MIMMO CARRATELLI

Fine del girone d'andata con un turno eduardiano, si gioca sabato (Salernitana-Napoli), domenica (Juventus-Atalanta) e lunedì (Inter-Empoli), ma anche martedì (Lazio-Milan). Se il Napoli fa il bravo a Salerno potrebbe aumentare il vantaggio sugli inseguitori, soprattutto su Milan e Inter.

La sconfitta del Napoli a Milano con l'Inter sembrava avere aperto chissà quali scenari per lo scudetto, ma nei due turni successivi il Napoli ha fatto bottino pieno, battendo sonoramente la Juventus, uno degli inseguitori più temibili, il Milan ha infilato due pareggi, l'Inter un pareggio e una vittoria. 

Il Napoli sta andando forte grazie anche a un timido gruppo di inseguitori. Il Milan sembra in frenata, la Juve ha i suoi problemi anche fuori dal campo, l'Inter sta risalendo ma è a -10 dagli azzurri. 

Archiviata la mezza delusione in Coppa Italia, il campionato chiama. In sintesi, a Salerno non ci sarà Kvaratskhelia, ma ci sarà Lobotka toccato duro nel match con la Cremonese. La soluzione ovvia è Elmas al posto del georgiano. 

C'è l'ipotesi di schierare un doppio centravanti, Simeone con Osimhen. Ma è più credibile che Spalletti non alteri in avvio la solita squadra. 

Il punto è: quanto ha assorbito, la Salernitana, la batosta di Bergamo, come ne sarà condizionata. Nicola, opportunamente confermato, dopo il mezzo esonero, passerebbe da una squadra propositiva a uno schieramento più prudente e di contenimento. 

Il tecnico piemontese ha ordinato: reagire, rialzare la testa e sputare sangue. Spalletti dice che sarà una partita dura, "con duemila difficoltà", un ambiente caldo, assente il tifo napoletano per i recenti divieti. 

Non sarà una partita facile, questo è certo, ma il Napoli la giocherà per vincere, come è successo a Genova contro la Sampdoria. 

La Salernitana ha un vantaggio di nove punti sul terzultimo posto, non è con l'acqua alla gola, potrà giocare contro il Napoli una partita non disperata. Schiererà una squadra con molti cambi rispetto al tonfo di Bergamo, soprattutto una nuova linea difensiva. 

Al di là delle suggestioni di un derby, la Salernitana punterà a un tono agonistico elevato per mettere in difficoltà il Napoli. Sarà battaglia o quasi. La risposta del Napoli è affidata alla velocità e al pressing alto. 

Roma e Milan hanno vinto di misura a Salerno, conferma di un campo difficile. Le sfide ad alto livello eccitano il pubblico granata, ancora più eccitato dai confronti col Napoli in virtù di una rivalità acre di esclusiva matrice salernitana. 

Le condizioni meteorologiche con un campo pesante potrebbero favorire la squadra di Nicola se imposterà la gara sulla difensiva con un super-portiere appena giunto, il messicano Guillermo Ochoa, 38 anni, spettacolare numero uno. 

Il "catenaccio" però non sembra nelle corde della formazione granata che ha calciatori di buona qualità per proporre gioco dall'angolano Vilhena al norvegese Bohinen, al croato Bradaric, alla punta senegalese Dia (7 gol come Kvaratskhelia). 

Sarà Osimhen a fare la differenza nel duello con Ochoa? Spalletti chiede a tutta la squadra di giocare al massimo perché ci sarebbe questo limite: se cala di rendimento anche di una sola virgola, il Napoli rischia, come a Milano contro l'Inter. 

Ma l'Arechi non è San Siro.