Victor Osimhen (Depositphotos)
di  Mimmo Carratelli

 

Campo piccolo, squadra aggressiva, però senza le due punte veloci, indisponibile l'angolano Nzola (9 gol) e squalificato il ghanese Gyasi, ecco lo Spezia, sei pareggi in casa in dieci partite. 

Attacco inedito con l'ultimo dei Maldini e l'uzbeko Shomurodov, appena giunto in prestito dalla Roma. Ostacolo medio per il Napoli che all'andata la risolse di misura all'ultimo minuto con Raspadori, centravanti per l'assenza di Osimhen. 

Il Napoli punta su una quaterna secca. Dopo lo Spezia affronterà Cremonese, Sassuolo ed Empoli mentre alcuni confronti diretti fra gli inseguitori (stasera Inter-Milan, poi Lazio-Atalanta e Milan-Atalanta) potrebbero avvantaggiare la corsa di testa degli azzurri aprendo una voragine più ampia fra la capolista e chi sta dietro. 

Intanto, bisogna prendersi tutto da questa trasferta in Liguria. Lo Spezia ha un vantaggio di sei punti sulla zona retrocessione. Sta all'erta. Non ci sono ostacoli piccoli, avverte Spalletti, ognuno ha le sue motivazioni. Il campo piccolo non è una scusante, semmai peserà l'assenza dei tifosi napoletani. 

La palla dovrà correre "a duemila all'ora". In campo i titolarissimi, pronti in panchina le soluzioni più diverse. Il Napoli gioca in sedici. Nessun'altra squadra ha la ricchezza e la profondità della "rosa" del Napoli. 
Lo Spezia ha buone qualità tecniche e palleggio veloce. Non bisognerà farsi sorprendere. Le assenze di Gyasi e Nzola sono però pesanti. 

Lo Spezia ha la terzultima difesa del campionato (32 gol). Un invito per un mezzogiorno di fuoco (si gioca alle 12,30) per Osimhen e compagni. Il Napoli non fa calcoli, tantomeno sull'ampio vantaggio in classifica. Gioca sempre per vincere, per imporre il suo gioco. 
È la sua natura. Non è squadra che gestisce e si accontenta. La sua vocazione è prendersi il campo e le partite. Migliore attacco e migliore difesa accompagnano la sua volata. 
A La Spezia, subito palla al piede per sancire sul terreno di gioco la supremazia netta sulla carta. 

Molti avevano puntato su un calo del Napoli dopo la sosta mondiale. Smentita immediata. Nelle cinque giornate dalla ripresa in gennaio il Napoli ha totalizzato 12 punti, l'Atalanta 11, Inter e Roma 10, Lazio 8, Juventus 7. 

Il canto continua. La capolista se ne va. 

Sul campo dello Spezia hanno vinto Fiorentina (2-1) e Roma (2-0), ha pareggiato l'Atalanta (2-2). 
Ma il Napoli, si sa, è un'altra cosa. Dopo la sconfitta di Milano con l'Inter, quattro successi pieni. 
Lo Spezia ha perso le due ultime partite interrompendo un filotto di cinque risultati utili (due vittorie, tre pareggi). 
Avanti con la quaterna. Spezia, Cremonese, Sassuolo, Empoli. 
Il Napoli può fare il pieno.