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di CHIARA MUNAFÒ

ROMA - Un miliardo è solo l'inizio per il nuovo fondo sovrano italiano.

È questa la convinzione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che nel corso di una missione a Washington presenterà alla comunità finanziaria il nuovo fondo, previsto dal disegno di legge Made in Italy approvato dal consiglio dei ministri.

Alle risorse stanziate, che secondo l'ultima bozza ammontano a 700 milioni per quest'anno e ulteriori 300 milioni nel 2024, è previsto che si sommeranno investimenti privati per non meno del 50% della dotazione iniziale. "Anche i fondi stranieri a possono aggiungere le loro risorse e scommettere nel Paese più bello", ha detto Urso, intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta.
Il fondo per filiere strategiche, il cui funzionamento sarà disciplinato da un decreto del ministero dell'Economia, di concerto col Mimit, investirà direttamente o indirettamente nel capitale di società con sede legale in Italia, con l'eccezione del settore bancario, finanziario e assicurativo. E interverrà anche per l'approvvigionamento e il riuso delle materie prime critiche.
Il ministro ha raccontato la sorpresa degli investitori internazionali per l'Italia che, negli ultimi tre mesi è crescita dello 0,6%, più delle altre grandi potenze occidentali: "vado negli Stati Uniti - ha affermato - a presentare questo nuovo Paese alla comunità finanziaria americana". Il programma ufficiale inizia con la celebrazione della Festa della Repubblica all'ambasciata italiana, dedicata a Roma, e l'incontro con la segretaria per il Commercio Usa, Gina Raimondo. Il secondo giorno, è previsto il confronto con società spaziali e aerospaziali statunitensi e con l'executive secretary del National Space Council, Chirag Parikh, quindi una conferenza stampa all'ambasciata e la riunione con imprese italiane e statunitensi.
Il ministro sarà di ritorno a Roma lunedì e subito per ripartirà per Bologna per fare il punto insieme alle autorità regionali, alle camere di commercio e le associazioni di industriali su quello che serve per riprendere a produrre al meglio dopo l'alluvione, in vista di un provvedimento per la fase 2, più mirato al sostegno al sistema economico e produttivo.
La missione di Urso a Washington è stata preceduta da una task force del ministero che ha presentato il piano nazionale sulla microelettronica allo studio del governo e ha toccato anche Taiwan, Corea nel Sud e Giappone, le potenze dei microchip. "Le principali imprese internazionali stanno decidendo in questi giorni dove investire e molti, come annunceremo a tempo dovuto, hanno scelto di farlo in Italia", ha anticipato il ministro.
Urso è tornato anche su alcuni aspetti chiave del ddl Made in Italy, a partire dal liceo ad hoc che avrà ore di insegnamento mirato per le professionalità che servono nel mercato, dall'e-commerce al digitale all'intelligenza artificiale così come materie specifiche alla cultura artistica e manuale del singolo distretto. Ha evidenziato la possibilità per i pensionati, "grandi maestri del saper fare italiano" di essere impiegati come formatori dei nuovi assunti. E ha rimarcato le misure con la contraffazione e l'Italian sounding con un magistrato specializzato presso i tribunali e agenti sotto copertura per individuare le centrali del falso e "sgominarle a monte".