PARIGI - È stata presentata alla stampa internazionale la mostra “Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte”, la grande esposizione che il museo parigino dedica per la prima volta nella sua storia ad un altro museo.
In programma dal 7 giugno 2023 all’8 gennaio 2024, l’esposizione, che ha ricevuto l’Alto Patronato della Repubblica Italiana e della Repubblica Francese, è il grande evento culturale del 2023 e i due presidenti Sergio Mattarella e Emmanuel Macron la visiteranno domani mattina, accolti dalla presidente del Louvre Laurence des Cars e dal direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger.
Il Louvre e Capodimonte sono due palazzi reali trasformati in musei, custodi delle collezioni ereditate dai più grandi sovrani, simboli dei legami storici tra la Francia e l’Italia.
Per sei mesi i maggiori capolavori del Museo di Capodimonte dialogheranno con quelli del Louvre, in tre diversi spazi.
SALON CARRÉ, GRANDE GALERIE E SALLE SALVATOR ROSA Ala Denon, livello 1
Le collezioni offriranno ai visitatori una panoramica unica della pittura italiana dal XV al XVII secolo la collezione del Louvre e quelle del museo in una presentazione davvero eccezionale. Trentuno dipinti provenienti da Capodimonte, tra i maggiori della pittura italiana, in dialogo con le collezioni del Louvre (opere di Tiziano, Caravaggio, Carracci, Guido Reni, solo per citarne alcuni) oppure in grado di completarle consentendo la presentazione di scuole che sono poco rappresentate o non lo sono affatto – in particolare, la singolare Scuola napoletana, con artisti dalla potenza drammatica ed espressiva come Jusepe de Ribera, Francesco Guarino o Mattia Preti. Sarà anche un’occasione per scoprire la Crocifissione di Masaccio, uno dei maggiori artisti del Rinascimento fiorentino, ma assente dalle collezioni del Louvre, un grande dipinto di Giovanni Bellini, La Trasfigurazione, di cui il Louvre non ha un corrispettivo, e tre delle più bei dipinti del Parmigianino, tra cui la famosa ed enigmatica Antea. Il confronto di queste opere con i dipinti di Raffaello promette di essere uno dei momenti salienti dell’incontro.
SALLE DE LA CHAPELLE Ala Sully, livello 1
La collezione di Capodimonte è il frutto di una storia unica nel panorama italiano che spiega in larga misura la diversità delle opere esposte. Prima dell’Unità d’Italia (il Regno delle Due Sicilie vi fu annesso nel 1861), tre dinastie hanno svolto un ruolo essenziale nella costituzione di questo imponente insieme: i Farnese, i Borbone e Bonaparte-Murat. Riunendo dipinti importanti come il Ritratto di papa Paolo III Farnese con i nipoti, opera di Tiziano e il Ritratto di Giulio Clovio di Greco, sculture e manufatti spettacolari, tutti prestiti eccezionali, tra cui la Cassetta Farnese, la più preziosa e raffinata delle opere di oreficeria del Rinascimento insieme alla Saliera di Benvenuto Cellini, e lo straordinario biscuit di Filippo Tagliolini, La Caduta dei Giganti – la mostra nella Salle de la Chapelle permetterà di scoprire la ricchezza di questa collezione, riflesso e testimonianza delle differenti età del Regno di Napoli.
SALLE DE L’HORLOGE Ala Sully, livello 2
Con quasi trentamila opere, il Gabinetto dei disegni e delle Stampe di Capodimonte deve parte dei suoi tesori a Fulvio Orsini, umanista, grande studioso e bibliotecario, prima, del Cardinale Alessandro Farnese, noto come il Gran Cardinale e nipote di Papa Paolo III e poi del Cardinale Odoardo Farnese. Orsini ha costituito la prima collezione al mondo di disegni di studio e disegni preparatori. Questo approccio nuovo e rivoluzionario ha portato all’acquisizione di quattro cartoni preparatori di Raffaello e Michelangelo. Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello e il Gruppo di armigeri di Michelangelo sono propedeutici alle decorazioni del Vaticano e sono oggi riconosciute come opere autografe. Il cartone della Madonna del Divino Amore e quello di Venere e Amore sono considerate come opere eseguite dagli allievi dei due maestri. Questi capolavori estremamente rari verranno presentati al Louvre in dialogo con celebri disegni conservati nel Cabinet dei Disegni del Louvre, come la Santa Caterina di Raffaello o il cartone recentemente restaurato de La Moderazione di Giulio Romano, l’allievo più vicino a Raffaello e suo stretto collaboratore.
La mostra sarà accompagnata da una vera “stagione napoletana” a Parigi: una ricca programmazione culturale fatta di cinema, musica e letteratura. Un evento unico a cui ha contribuito la Regione Campania, grazie ai fondi POC, e hanno generosamente contribuito importanti mecenati napoletani con l’acquisto o il restauro di opere d’arte, il restauro di cornici o l’acquisto di cornici coeve alle opere.