ROMA - Come annunciato in apertura dei lavori, si sono riunite questa mattina alla Farnesina le otto Commissioni Tematiche del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, impegnato sino a a domani nella prima assemblea plenaria della nuova consiliatura.
Annunciata ieri, sempre in plenaria, la costituzione delle sue Commissioni è stata formalizzata oggi nella composizione, nella definizione degli assetti interni, ovvero la nomina di presidenti, vice presidenti e segreterie, e negli obiettivi da perseguire nel futuro prossimo, così come illustrato dai neo presidenti o, in loro assenza, dai colleghi consiglieri.
Il primo a prendere la parola è stato Giangi Cretti, confermato alla presidenza della I Commissione Informazione e Comunicazione. Con lui, Elena Remigi è stata nominata vice presidente e Aldo Lamorte segretario. Fanno inoltre parte della Commissione i consiglieri Raffaele Lorusso, Ricardo Merlo, Franco Dotolo e Gianluigi Ferretti.
Nel suo intervento Cretti ha ribadito quanto già affermato ieri, da presidente uscente, ovvero che la Commissione intende “riprendere il discorso abbozzato nella scorsa consiliatura”, a partire dal sito del Cgie, che è “un biglietto da visita, uno strumento di cui vorremmo poter approfittare” per organizzare, usando anche i social media, “un sistema di comunicazione da e verso il Cgie”. La Commissione porterà in sede di Comitato di Presidenza una proposta che punti anche a recuperare delle risorse, non solo economiche ma anche “umane”, che agiscano “secondo una modalità condivisa dal Cgie”, tenendo conto che una comunicazione così strutturata prevede che ci sia una “responsabilità redazionale”.
La Commissione si occuperà poi dell’”annoso problema del ruolo e della funzione storica ed evolutiva dell’informazione per gli italiani all’estero”, ovvero di quelle “testate” che dipendono dai “contributi pubblici” e che sono “legate ad una modalità di pubblicazione soprattutto cartacea”. Su questo tema “serve una interlocuzione politica”, ha detto Cretti, lamentando che nella relazione di governo, presentata ieri pomeriggio dal sottosegretario Giorgio Silli, non vi sia stata menzione alcuna all’informazione italiana all’estero. Sempre in tema di testate italiane all’estero la Commissione ha chiesto alla Dgit un “parere esplicito” sulla validità o meno della Circolare che prevede ancora oggi da parte dei Comites un parere obbligatorio ma non vincolante sulle testate, parere, ha lamentato Cretti, talvolta di “natura soggettiva”, ma che, se negativo, può privare le testate dei contributi necessari alla loro sopravvivenza.
Infine c’è il nodo Rai e “come si sta muovendo verso le comunità all’estero”. Cretti ha espresso la volontà di “riflettere” con l’intero Cgie e “con funzione propositiva” sul rapporto tra comunicazione e turismo delle radici, perché, ha aggiunto, “l’informazione che veicola questo tipo di progetto deve tener conto del ruolo dell’informazione per italiani all’estero”. L’idea della Commissione è quella di avvalersi della possibilità di avere incontri e audizioni.