"Sono distrutto per quello che è successo".

E' quanto ha detto, Matteo Di Pietro, il ventenne agli arresti domiciliari per l'accusa di omicidio stradale in relazione all'incidente di Casal Palocco in cui è morto un bimbo di 5 anni.

È durato circa un'ora e mezza il suo interrogatorio di garanzia.
Vestito con una camicia celeste e pantaloni beige, il giovane è comparso davanti al gip Angela Gerardi. In base a quanto si apprende il ragazzo ha risposto alle domande del giudice. Gli youtuber che erano a bordo del Suv già il giorno precedente avevano chiesto a Matteo Di Pietro "di andare più piano" con la Lamborghini a bordo della quale "lui sapeva di essere ripreso ma non interagiva con la telecamera". E' quanto emerge da una testimonianza citata nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti del ventenne accusato di omicidio stradale per la morte di un bimbo di cinque anni in un incidente avvenuto a Casal Palocco.

Nell'atto viene citata la testimonianza di uno dei ragazzi che era a bordo dell'auto presa a noleggio. "Ero seduto sul sedile centrale posteriore della Lamborghini - ha sostanzialmente detto il testimone - non guardavo la strada perché mi stavo riprendendo con le telecamere e rivolgevo domande a chi era con me: 'a chi piace questa macchina?' e poi dopo avere finito ho chiesto a Matteo di andare piano". E ancora: "Ho avuto sicuramente la percezione che stessimo viaggiando ad una velocità compresa tra i 50 km orari e i 100. Ne avevo avuto la certezza una volta vista la Smart. Anche un altro ragazzo che era a bordo si era raccomandato con Matteo di andare piano sia pochi minuti prima dell'incidente, sia nei giorni precedenti. Al momento dell'incidente stavo registrando con la camera piccola mentre un altro amico stava utilizzando quella grande. Matteo sapeva di essere ripreso ma non interagiva con la telecamera", ha aggiunto il testimone.

L'avvocato di Di Pietro
"Questa è una tragedia per tutti. Il mio assistito è distrutto così come la famiglia di Manuel: sono due famiglie distrutte. In questa questa attendiamo l'esito delle consulenze tecniche disposte dalla Procura sui dispositivi sequestrati e sulla velocità del Suv". E' quanto ha affermato l'avvocato Antonella Benveduti, difensore di Matteo Di Pietro, youtuber ai domiciliari per l'incidente di Casal Palocco, dopo l'interrogatorio di garanzia svolto oggi davanti al gip di Roma.

L'amica
"Ho chiuso gli occhi per la paura e l'ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi. Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce e una volta che aveva visto la Smart ha provato a frenare". E' quanto ha sostanzialmente raccontato agli inquirenti la ragazza che era sul Suv Lamborghini guidato da Matteo Di Pietro arrestato venerdì per omicidio stradale aggravato. Nell'ordinanza cautelare viene citata la sua testimonianza. "Dopo l'impatto sono scoppiati entrambi gli airbag. Sono scesa per ultima dalla macchina perché la portiera era bloccata dalla Smart e immediatamente ho prestato assistenza al piccolo Manuel", ha affermato.