ROMA - Estate? Mi ci tuffo: non abbandonano la voglia di mare i circa 35 milioni di italiani che quest’anno si metteranno in viaggio in occasione della stagione estiva. Agosto resta il mese più gettonato per programmare la vacanza, si fa sempre più frequente la scelta del fine settimana di relax o della vacanza “mordi e fuggi” mentre, in riferimento all’alloggio, è l’hotel ad ottenere il primato. Resta tuttavia il problema del caro vita: l’aumento dei prezzi ha generato nei vacanzieri di questa stagione la necessità di ridurre la durata del viaggio e le spese in generale, tra alloggio, cibo e divertimenti. Insomma una vacanza meritata, irrinunciabile, ma da vivere con qualche accortezza in più. È la fotografia dell’indagine della Federalberghi sul movimento turistico degli italiani in questa estate 2023, realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions nel periodo compreso tra il 17 ed il 21 luglio.
“Vorremmo usare toni entusiastici rispetto ai risultati della nostra rilevazione – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Ma siamo ben consapevoli di quanto alcuni aspetti siano da leggere con grande cautela. Innanzitutto agosto è sempre stato il mese delle grandi partenze, e in questo senso nulla di nuovo sotto il sole – afferma Bocca – Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese. Questo è il segnale chiaro di un disagio – dichiara il presidente degli albergatori – Chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia: magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altri voci quali alloggio, cibo e divertimento”.
“Probabilmente anche il maggior anticipo riservato alle prenotazioni va letto in questa luce - aggiunge Bocca – Quest’anno infatti ci risulta che il 15% dei viaggiatori abbia prenotato la vacanza con due mesi di anticipo. Dopo i disagi del covid, ci eravamo disabituati a programmare la villeggiatura per tempo. Ora invece c’è un ritorno all’antico, anche nell’ottica di un maggior risparmio”.
“Sebbene le destinazioni estere vengano prese in considerazione maggiore rispetto agli ultimi due anni, è motivo di orgoglio constatare che l’Italia continui ad essere destinazione preferita dagli italiani stessi – conclude il presidente di Federalberghi – Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna risultano essere in sequenza le località prese d’assalto dai nostri concittadini. Ma non vi è regione d’Italia che non riscuota il suo successo in riferimento alle scelte dei viaggiatori. Paradossalmente, nell’era del post covid, quello di scegliere l’Italia è percepito come un valore aggiunto che va mantenuto e coltivato, soprattutto nella prospettiva di guardare al turismo come un unicum e non soltanto come ad un fenomeno legato al tema dell’alta stagione”.
L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata dal 17 al 21 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.221 italiani maggiorenni rappresentativo dei 50 milioni di connazionali maggiorenni.
QUANTI IN VACANZA
Saranno 34,7 milioni gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa. Circa il 58,8% della popolazione, tra maggiorenni e minorenni, ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei mesi di luglio, agosto e di settembre.
PER QUANTO TEMPO
La maggioranza dei vacanzieri (56,3%) passerà da 4 a 7 notti fuori casa o farà vacanze più lunghe (25,8%). Invece, coloro che passeranno o si potranno permettere un week end o poco più saranno il 17,9%.
LE METE PREFERITE
L’89,6% degli italiani per la propria vacanza estiva principale rimarrà in Italia. Tra questi, il mare si conferma la meta preferita (82,3%), seguito dalla montagna (8,5%) e dalle città d’arte (2,7%). Anche tra chi si recherà all’estero (10,4%), sarà il mare ad attirare maggiormente (59,7%), soprattutto in paesi vicini allo Stivale.
SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARI
La spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per tutto il periodo estivo si attesta sugli 972 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 33,8 miliardi di euro. La vacanza principale costerà 884 euro a chi rimane in Italia e 1.394 euro a chi va all’estero. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, proprio a causa dell’inflazione, un terzo dei vacanzieri (32,8%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza e il 13,6% è stato indotto a ridurre la durata del viaggio.
DISTRIBUZIONE DELLA SPESA
La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 29,1% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 28,2% al pernottamento, il 21% alle spese di viaggio, il 9,2% allo shopping e il 12,5% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
DOVE DORMIRE
Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 26,3% delle preferenze insieme alla casa di parenti o amici (26,3%). Seguono, il b&b (19,9%), la casa di proprietà (13,6%) e l’agriturismo (5,6%).
MESI PIÙ GETTONATI
Solo l’1,4% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie principale durante l’estate 2023 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 77% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di luglio, che fa registrare un 17,6%, mentre il 4% di chi andrà in vacanza ha preferito settembre.
SCELTA DELLA DESTINAZIONE
Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 76,9% dei casi dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 37% dall’abitudine, nel 29% dalla voglia di relax e nel 23,6% dalla facilità di raggiungimento della destinazione.
ATTIVITA’ IN VACANZA
Durante le proprie vacanze gli italiani si dedicheranno a passeggiate (77,3%), serate con gli amici (61,1%) e ad escursioni e gite per conoscere il territorio (54,9%).
GLI SPOSTAMENTI
Il 55,1% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 31,6% viaggerà in aereo e il 5,1% in nave. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (66,2%).
CHI RESTA A CASA
Il 41,1% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per motivi economici (48,2%), per motivi familiari (22,5%), per impedimenti di salute (16,1%), perché si andrà in vacanza in un altro periodo (9,6%).
IL PRIMO SEMESTRE 2023
Nei giorni scorsi, Istat ha aggiornato i dati relativi alle presenze dei turisti italiani e stranieri nelle strutture turistico ricettive italiane. Nel periodo gennaio-maggio 2023, l’Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato un calo del 5,7% dei pernottamenti rispetto al corrispondente periodo del 2019 ( -6,6% per gli italiani e -4,9% per gli stranieri). Incrociando il dato con le risultanze dell’osservatorio Federalberghi relative al mese di giugno, si può stimare che il primo semestre 2023 abbia fatto segnare un calo di circa il 2,9%.
IL COMMENTO DELLA MINISTRA SANTACHÈ
“I dati diffusi da Federalberghi confermano che l’azione del Ministero va nella direzione corretta: la scelta di un piano industriale del turismo e la proposta di un’offerta differenziata e destagionalizzata consentiranno all’Italia di crescere ulteriormente in questo comparto strategico per la Nazione – ha commentato la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè – voglio soffermarmi sul capitolo degli aumenti dei costi. Come Governo siamo intervenuti per tempo arginando le difficoltà economiche degli italiani abbattendo il costo del lavoro, il caro energia e incentivando la crescita economica come confermano i recenti dati del FMI. L’esecutivo sta intervenendo anche sul caro voli e sul costo dei trasporti che incidono direttamente sulla scelta delle mete turistiche. Il turismo è un volano per l’Italia, deve diventare la prima industria della Nazione ed è per questo che lavoriamo ogni giorno, come Governo e al Ministero, a sostegno del comparto, come dimostra l’intervento di ieri di 10 milioni a favore del turismo in Sicilia, ferita gravemente dagli incendi e dal blocco aeroportuale”.