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È l'Inter che insidia il fresco scudetto del Napoli, ma un Milan rivoluzionato con acume bracca la pole position della serie A che il mercato va configurando, insieme all'Atalanta che Gasperini sta disegnando con ambizione e competenza.

Alle spalle c'é un limbo di pretendenti alle ambite posizioni Champions, che include LazioJuventus e Roma, tutte ancora in costruzione seguendo il vento variabile di trattative di compravendite complesse e non ancora risolte.

E' una serie A da lavori in corso quella che si sta delineando a due settimane dal via.

Una volta erano i club italiani a dettare la strategia del mercato, ora la subiscono, tributari dei maxi investimenti della Premier a cui si sono aggiunto i petrodollari arabi. Quindi vendere molto bene, per poi essere competitivi negli acquisti, è la linea guida dei club, costrette dalla crisi ad agire di rimessa, come avveniva in campo col contropiede all'italiana.

E' dai 70 mln di Tonali e dai 75 più bonus di Hojlund che Milan e Atalanta sono partite per ristrutturare il gruppo, è dagli 80 di Onana e Brozovic che l'Inter sta costruendo un gruppo che prosegua il cammino tracciato dalla finale Champions. Ma a volte gli introiti non bastano perché Napoli e Lazio indugiano a rimettere in circolo i soldi di Kim e Milinkovic-Savic, la Juve e' impelagata nella trattativa per lo scellerato scambio Vlahovic-Lukaku, la Roma segna il passo per i paletti Uefa e aspetta i proventi della cessione di Ibanez per mettere a disposizione di Mourinho l'agognato attaccante vice Abraham.

Ognuno ha i suoi problemi, ma questo impasse non fa che aumentare il fascino di un campionato vivace e interessante, capace di consentire anche a squadre di seconda fascia di mettere in difficoltà le big. Lo dimostra l'accresciuta competitività dei club che, pur con la difficoltà di mantenere bilanci in equilibrio, hanno conquistato tre finali europee, con cinque formazioni in semifinale, tre delle quali in Champions.

Concorre a questi risultati la capacità degli operatori di mercato di scovare talenti da valorizzare e piazzare a caro prezzo. In questo contesto ci sono tre club (Atalanta, Sassuolo e Udinese) che sono stimati e invidiati in campo internazionale e si tengono gagliardamente a galla potendo contare su un ambiente allenato al viavai di giocatori da valorizzare e rivendere.

Lo stesso Napoli di De Laurentiis deve a una gestione oculata lo scudetto dopo 30 anni di attesa che ha spezzato l'egemonia delle due milanesi e della Juventus. I guai dei bianconeri, rovinati anche dall'errato calcolo delle conseguenze dell'affare Ronaldo, hanno rimescolato le carte ma Allegri pensa di poter comunque ripartire contando anche su giovani fatti crescere con lungimiranza.

Alle spalle delle big Fiorentina Torino si candidano al ruolo di outsider credibili, grazie anche alla qualita' dei loro timonieri Italiano e Juric. Una linea sotto si possono collocare il Sassuolo di Berardi e il Monza ben condotto da Palladino mentre l'abilità di Thiago Motta e Sottil dovrebbe consentire a Bologna e Udinese di tenersi lontano dalla zona retrocessione che coinvolge le altre squadre, con il Verona che al momento sembra la meno competitiva, dopo la salvezza in volata della scorsa stagione.

Delle tre neopromosse il Genoa sembra essere piu' attrezzato del Frosinone mentre il Cagliari consentirà a 'sir' Claudio Ranieri di scrivere qualche altro capitolo della sua luminosa carriera.