Il premier albanese Edi Rama ironizza su Instagram con una foto che immortala la nave Vlora con 20 mila migranti albanesi che raggiunse l’Italia esattamente 30 anni fa. Accanto vi è una seconda foto che mostra il tutto esaurito sui traghetti per l’Albania. In viaggio questa volta sono gli italiani. Turisti in partenza per le vacanze nel suo Paese.

Edi Rama, l’ironia del premier albanese: “Ieri emigravamo da voi, ora venite voi”

“E aspetta aspetta, non hai ancora visto niente”, scrive nel post Rama che sembra sottolineare l’esodo anche alla luce del caro-vacanze in Italia, a cominciare dalla Puglia da cui partono i traghetti per il suo paese.

Proprio nella giornata di ieri, martedì 8 agosto, ricorreva il 32 esimo anniversario dell’arrivo a Bari, nel 1991, della prima nave dall’Albania, la Vlora appunto, con circa 20 mila migranti albanesi a bordo. Il mercantile proveniente da Cuba stava per fare tappa a Durazzo con un carico di zucchero di canna quando la folla in porto lo costrinse a dirigersi in Puglia. Seguirono aspre polemiche sull’accoglienza dei migranti.

L’assessore pugliese al Turismo: “Non posso vietare di pagare una fresa 20 euro, ma non c’è rischio briatorizzazione”

E a proposito del caro vacanze documentato in questi giorni anche da Blitz Quotidiano, è intervenuto anche l’assessore regionale al Turismo della Puglia, una delle regioni dove i rincari si sono fatti sentire in maniera molto preponderante. Gianfranco Lopane rigetta però le accuse di prezzi spropositati per questa estate e un calo di presenze: “Rincari ci sono ovunque. Non possiamo vietare ai forestieri di pagare una fresa 20 euro. L’importante è saperlo prima”.

Lopane è stato intervistato da Repubblica. Ed ha spiegato: “Se ci fosse stata la briatorizzazione, Briatore avrebbe investito in Puglia, che invece vuole rimanere autentica, investendo sull’infrastrutturazione dei cammini, sul cicloturismo, sull’outdoor, sulla ricettività all’aperto nelle casette o nelle bubble room, sull’enogastronomia, sulla programmazione culturale”. Lopane ha proseguito sottolineando che siamo in un regime di libero mercato e quindi “non possiamo vietare ai forestieri di pagare una fresa 20 euro. L’importante è saperlo prima. L’inflazione è sotto gli occhi di tutti, ma la Puglia, secondo la recente indagine di Demoskopica, non è assolutamente la regione su cui questa pesa maggiormente” ha precisato ancora l’assessore.