Continua, senza sosta, la scia delle vittime del lavoro senza sicurezza e prevenzione, anche con tre nuovi nomi si allunga la lista di chi ha perso la vita mentre si guadagnava la giornata, a sole 24 ore di distanza dal corteo che a Vercelli, con le bandiere a lutto, ha ricordato, accanto ai familiari delle vittime, i cinque operai travolti sui binari a Brandizzo.

A Rivoli, alle porte di Torino, si è sfiorata la strage, in via Acqui, per il crollo di una impalcatura nel cantiere per la costruzione della nuova chiesa evangelica.

Tre operai sono rimasti sepolti sotto le macerie e sono stati tirati fuori dai vigili del fuoco e portati in ospedale. Uno di loro è molto grave ed è stato trasportato in codice rosso con l'elisoccorso al Cto, gli altri due avrebbero ferite lievi e dovrebbero cavarsela. I muratori stavano gettando la soletta in calcestruzzo e l'impalcato non avrebbe retto. Il cantiere, privato, è aperto da sei anni, ma i lavori sono stati interrotti diverse volte. "È il secondo crollo in un cantiere nel territorio di Rivoli in un anno e tutto ciò mi desta preoccupazione, per la vita degli operai prima di tutto", ha detto il sindaco di Rivoli, Andrea Tragaioli, arrivato subito sul posto. Nell'ottobre 2022 tre operai erano rimasti feriti in un crollo e per uno di loro si era temuto il peggio. Come questa volta.

Sempre nell'edilizia, ha perso la vita un operaio campano di 54 anni che stava lavorando con una squadra di colleghi a Corchiano, nel viterbese, in una palazzina di edilizia popolare dell'Ater. Inutile il trasporto al Gemelli, a Roma. È deceduto nella notte dopo il ricovero. Il grave incidente, per il cedimento di una controparete, è avvenuto ieri e si è appreso solo oggi. Ferito in maniera non grave anche un altro operaio. Evacuate per sicurezza tre famiglie che alloggiavano nello stabile. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Civita Castellana e gli ispettori della Asi.

"Ieri, nel Viterbese, il crollo di un muro in uno stabile Ater ha ucciso un operaio: questa morte è inaccettabile e non deve essere vana. Dobbiamo unirci, istituzioni e privati, per creare ambienti di lavoro realmente sicuri. Esprimo le più sentite condoglianze a parenti e amici della vittima", ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Ad Ancona, un uomo di 53 anni, Andrea Monti, titolare di una ditta di impiantistica per depuratori, ha perso la vita dopo essere salito sul tetto della sua azienda, in via Ferruccio Fioretti, per un sopralluogo, per la installazione di un impianto fotovoltaico. L'imprenditore è finito sul lucernaio che non ha retto il suo peso e si è sfondato, la caduta da dieci metri non ha lasciato scampo al manager della società 'Quattro Separator'.

Agli Spedali Riuniti di Brescia, dopo un a settimana di agonia, è morto l'operaio 50enne Gianfranco Corso che mercolefì scorso, una settimana fa, era rimasto intrappolato a nove metri di profondità in un pozzo al santuario Madonna di San Polo a Lonato del Garda, nel bresciano. Dipendente di una ditta spurghi, si era calato per aiutare il collega che era con lui e si era sentito male per la presenza di fumi tossici nel pozzo. Per le gravi ustioni, è ricoverato a Roma un operaio di 50 anni investito da una ondata di vapore improvvisamente uscita da un macchinario in una fabbrica a Cisterna di Latina. L'Osservatorio di Bologna sul lavoro - con dati aggiornati al 4 settembre - ha già contato 966 morti, dei quali 632 deceduti sul posto di lavoro.