di LUCIO FERO

Dalle parti di Verona c’è un bar che ha una sua specialità: da nove anni rilascia scontrini con sopra stampata la faccia di Benito Mussolini, altrimenti detto il Duce, il Dux dell’Italia fascista. Da nove anni. Con determinazione e orgoglio. Orgoglio fascista ovviamente. Sentimento che la barista rivendica. Al popolo orfano del Duce e del fascismo, la barista si dice certa che questo sia il sentire nazionale e questa sia la condizione storica, la somministratrice di scontrini con mascellone annesso rivela: il fascismo ha regalato, tra l’altro, la sanità pubblica e gratuita…C’era il fascismo nel 1974 quando fu istituito il Servizio sanitario nazionale? Ma non disturbate e importunate la barista con questi particolari, lei è certa che “il fascismo ha fatto bene all’Italia”. E lo celebra e diffonde su ogni scontrino che stampa ed emette nel suo bar. E’ certa e sicura anche che nessuno glielo impedirà ed è altrettanto certa e sicura che dare del fascista al suo bar aumenterà la clientela. Dice la barista: “Tutta pubblicità”.

Il Duce sugli scontrini: e non pagare? - Non ha torto su questo ultimo punto la barista che coltiva e diffonde come può la devozione al Duce del fascismo: pubblicità che aumenterà la clientela. Aumento cui si potrebbe partecipare e contribuire. Magari andando in quel bar, prendendo un caffè o anche due e un lievito o anche due o anche aperitivo o anche due…E poi non pagarla. Che farà in quel caso la barista? Chiamerà i Carabinieri, la Polizia? Sarebbe una delizia nel caso attenderli insieme i Carabinieri e la Polizia.

Magari li chiama, magari li fa arrivare, magari su un verbale di Forze dell’Ordine quel che succede in quel bar. Andateci nel bar evviva il Duce del fascismo, andateci, consumate e non pagate. Non pagate per non avere in mano quello scontrino con la faccia di Mussolini. Vedrete che la barista non chiamerà nessun Carabiniere o poliziotto, se ne guarderà bene. Dovesse comunque strepitare per il mancato incasso, ditele che è, da parte sua, caffè per la patria fascista e offerta al Duce.