"Il segretario generale Guterres ieri ha chiarito la sua posizione, ha detto cose un po' diverse e ha spiegato di essere stato male interpretato.

Non credo che dobbiamo accendere altre polemiche".

Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del summit del Ppe.

    Rispondendo a chi gli faceva presente le dichiarazioni di ieri di Erdogan, secondo cui i miliziani di Hamas sono "liberatori", Tajani ha sottolineato: "la Turchia fa parte della Nato. La posizione italiana è chiara, la ripeto: Hamas è un'organizzazione terroristica".

Fonti, 'il rilascio degli ostaggi potrebbe avvenire in due giorni'

 Il rilascio di un significativo numero di ostaggi in mano di Hamas a Gaza potrebbe avvenire "in pochi giorni". Lo hanno detto fonti israeliane e straniere citate da Haaretz. Una di queste ha aggiunto che le due parti sperano di definire l'accordo "in due giorni, forse anche meno in base all'andamento dei negoziati". Una fonte al corrente delle discussioni ha poi aggiunto che Israele vuole chiudere il dossier al più presto nel timore che il rimanere coinvolti in una guerra all'interno della Striscia ostacolerebbe la possibilità di rilascio degli ostaggi in una fase successiva.

Zuppi, Hamas è peggiore nemico del popolo palestinese

"C'è bisogno di una soluzione che garantisca i diritti delle due parti, c'è tanto bisogno di una leadership palestinese autorevole, in grado di difendere il suo popolo. Hamas è il peggiore nemico del popolo palestinese". Così il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi interviene sul conflitto in Medio Oriente a Genova a margine alla 40ma assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Sale a 1.117 il numero dei morti israeliani identificati

 E'salito a 1.117 il numero dei morti israeliani identificati. Lo ha fatto sapere la polizia secondo cui del totale i civili sono 808 e 309 i soldati. Il totale dei morti in Israele è di 1.400.

Parigi verso il divieto alla manifestazione pro-palestinesi di sabato

 ll prefetto di polizia di Parigi, Laurent Nuñez, ha annunciato ai microfoni di radio France info l'intenzione di vietare la manifestazione pro-palestinesi prevista per sabato nella capitale francese. Nunez ha dichiarato che le organizzazioni che promuovono la protesta hanno, ''attraverso alcune dichiarazioni", lasciato intendere una forma di "sostegno ad Hamas". Tra queste organizzazioni, ha precisato, "ci sono il Capjpo, la rappresentanza del fronte di liberazione della Palestina in Francia o ancora il Nouveau Parti anticapitaliste (Npa)".

Il prefetto motiva il divieto evocando un criterio "morale'', sostenendo che "la turbativa dell'ordine pubblico può essere immateriale", secondo una sentenza del consiglio di Stato "che risale agli anni Ottanta". "Il fatto che si possano pronunciare dichiarazioni negazioniste, antisemite o di sostegno al terrorismo rappresenta per noi un problema", ha sottolineato Nunez.

In un parere del 18 ottobre, il Consiglio di Stato francese ha lasciato campo libero ai prefetti per decidere se vietare o meno queste manifestazioni. Il conflitto israelo-palestinese è un tema altamente sensibile in Francia, Paese con la più importante comunità ebraica d'Europa (circa 500mila persone) e circa sei milioni di musulmani. La situazione si è infiammata dopo l'attacco del 7 ottobre scorso di Hamas contro Israele e le successive rappresaglie israeliane nella Striscia di Gaza.

Israele, 'Un sito di lancio razzi vicino ad una moschea e ad un asilo nido'

 Sono stati più di 250 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati centrati infrastrutture, centri operativi di comando, imbocchi di tunnel e postazioni di lancio dei razzi "piazzati nel cuore di aree civili". Inoltre, la marina israeliana ha colpito una postazione di lancio di missili di superfice nell'area di Khan Younis, nel sud della Striscia. La postazione - ha spiegato l'esercito - era adiacente ad una moschea e un asilo nido: "Un'ulteriore prova che Hamas usa deliberatamente luoghi civili a fini terroristici".

Razzi da Gaza nel centro di Israele e zona grande Tel Aviv

 Una salva di razzi è stata lanciata poco fa verso il centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv.

Lo ha fatto sapere l'esercito. In aria si sono potute sentire l'eco di forti esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte dell'Iron Dome.

I bambini rapiti da Hamas

Kfir di appena nove mesi, con le inevitabili guanciotte e un pupazzo rosa tra le mani.

Aviv, due anni e mezzo e un cerchietto pieno di petali di rosa.

Eitan, 12 anni, che sorride con in spalla il suo gattino. Sono alcune delle foto, diffuse dal governo israeliano, dei ventotto bambini rapiti da Hamas nel terribile attacco del 7 ottobre, dei quali al momento non si sa più nulla.

    Bambini e ragazzi dai nove mesi di Kfir ai 17 anni di Ofir e Agam. In mezzo ci sono gli otto anni di Ella, fotografata vestita da principessa, i tre anni di Yahel con una cascata di riccioli biondi, il sorriso sdentato di Naveh, otto anni.
Per ognuno una storia. Molti sono stati rapiti con le famiglie, alcuni con le nonne, ad altri sono stati uccisi i genitori. E c'è anche chi ha bisogno di cure come Ruth, in sedia a rotelle a causa di una distrofia muscolare, rapita da Hamas che le ha ucciso il padre.

Hamas: circa 50 ostaggi uccisi a Gaza dagli attacchi di Israele

Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Brigate al Qassam, Abu Obeida ha detto su Telegram che durante gli attacchi israeliani alla Striscia sono stati uccisi circa 50 ostaggi a Gaza.

L'Onu condanna Hamas e respinge gli attacchi d'Israele ai civili

"Condanno l'attacco di Hamas contro Israele, la cui brutalità è inaccettabile e non ha spazio in questo mondo. Allo stesso modo, respingo l'attacco di civili indifesi a Gaza da parte di Israele. Il diritto di difendersi non deve e non può permettere un attacco di queste proporzioni, le regole di guerra impongono che i civili devono essere protetti a tutti i costi". Lo ha detto il presidente dell'Assemblea Generale Onu, Dennis Francis, aprendo la sessione speciale di emergenza dedicata alla crisi in Medio Oriente. Il quale ha chiesto lo stop delle ostilità e "l'immediata apertura di corridoi umanitari per gli aiuti a Gaza".

L'ira di Israele: "La bozza della risoluzione Onu è ridicola"

L'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan, parlando alla sessione speciale di emergenza dell'Assemblea Generale, si e' scagliato contro la bozza di risoluzione presentata dalla Giordania che dovrebbe essere votata domani, definendola "ridicola".

"Gli ospedali e i civili vanno protetti solo se non sono israeliani?", ha chiesto ai membri Onu, sottolineando che "quando si legge questa bozza Hamas sembra perso per strada, è una vergogna per la vostra intelligenza, è una follia che un testo che neppure menziona Hamas venga anche solo preso in considerazione per essere votato".

Questa sessione speciale di emergenza dell'Assemblea Generale Onu "non ha nulla a che fare con la pace", ha detto l'ambasciatore israeliano al Palazzo di Vetro, Gilad Erdan.

"Questa guerra non ha nulla a che fare con i palestinesi, è una guerra contro i terroristi di Hamas. Hamas non si preoccupa dei palestinesi, ma ha il solo obiettivo di eliminare ogni ebreo dalla faccia della terra", ha continuato, precisando che nessun film dell'orrore si può paragonare alla brutalità dell'attacco dei "mostri di Hamas".

Israele, ucciso il vice capo dell'intelligence di Hamas

L'esercito israeliano rende noto di aver ucciso in un attacco aereo il vice capo dell'intelligence di Hamas, Shadi Barud, considerato il braccio destro del capo politico dell'organizzazione terroristica, Yahya Sinwar.

Barud è ritenuto da Israele tra i responsabili della pianificazione dell'attacco di Hamas del 7 ottobre insieme a Sinwar.