Decine di combattenti di Hamas si sono arresi all'esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito Haaretz.

Bbc, 'suicidi tra i sopravvissuti a strage festival Nova'

Tra i sopravvissuti alla strage compiuta da Hamas al festival Nova, presso il kibbutz Beeri, in Israele, dello scorso 7 ottobre, si dice "che ci siano stati sucidi". Lo ha riferito la Bbc. Una persona che fa parte dell'equipe medica d aiuto si superstiti ha detto all'emittente britannica che "alcuni si sono già suicidati". La Bbc ha poi riportato una dichiarazione del capo della polizia Yaacov Shabtai secondo cui "18, tra giovani uomini e donne, sono stati ricoverati in ospedali di salute mentale perché non stavano più bene".

Israele, lanci Hamas vicino strutture Onu e tende sfollati

I12 razzi lanciati ieri da Hamas contro la città di Beer Sheva, nel sud di Israele, sono partiti "da un posto vicino alle tende dei civili evacuati di Gaza nel sud della Striscia e strutture delle Nazioni Unite". Lo ha detto - allegando video dei lanci - il portavoce militare secondo cui altri tiri "sono stati effettuati da zone umanitarie". Hamas - ha aggiunto il portavoce - "abusa del popolo di Gaza usandolo per i suoi atti di terrorismo. Si radica cinicamente nelle infrastrutture civili, nelle scuole, nelle aree residenziali, vicino alle strutture dell'Onu e perfino nelle zone umanitarie, usando i civili come scudo umano".

 

È partito l'assalto finale di Israele a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia.

L'esercito sta intensificando le sue operazioni, le unità speciali e i commando della 98/a divisione combattono strada per strada per dare la caccia "ai terroristi". A partire da Yahya Sinwar, il leader della fazione islamica ritenuto il primo responsabile dell'attacco del 7 ottobre, e dall'imprendibile Mohammed Deif, capo delle Brigate al Qassam, l'ala miliare dell'organizzazione. L'esercito ha circondato la casa di Sinwar, dove però di lui non c'è traccia: sembra invece essersi nascosto da qualche parte nella rete dei tunnel sotto Gaza. Il premier Benyamin Netanyahu però è determinato: "Ho già detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare. Ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo".

L'esercito - che finora conta 84 soldati morti - continua infatti ad aumentare la pressione per disarticolare la struttura militare di Hamas e delle altre fazioni armate palestinesi, in tutta la Striscia, anche se la strada appare ancora lunga. Lo testimonia la nuova scoperta nel nord di un deposito di armi definito dall'esercito uno "dei maggiori" di Hamas e che custodiva "centinaia di lanciagranate, decine di missili anti tank e di esplosivi, razzi a lunga gittata, granate e molti droni", ha fatto sapere il portavoce militare. "Tutte le strutture terroristiche sono state trovate vicino a edifici civili nel cuore della popolazione", ha sottolineato, indicando ancora una volta questa circostanza come "prova ulteriore che Hamas usa i residenti di Gaza come scudi umani".

E mentre Hamas continua a lanciare razzi verso il sud di Israele, al nord Hezbollah ha rivendicato 11 attacchi dal territorio libanese, ormai vero e proprio secondo fronte del conflitto. L'Idf ha risposto con colpi intensi oltre confine: un drone israeliano ha sparato contro un'abitazione civile a Mays al Jabal, uccidendo una persona e ferendone altre due. E centrando un comando militare e un'infrastruttura degli Hezbollah. La situazione ha ormai indotto Israele a voler "rimuovere" gli alleati dell'Iran in Libano oltre il fiume Litani in base alla Risoluzione Onu 1701. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto che se questo non avverrà Israele agirà "con tutti i mezzi a sua disposizione", inclusi quelli militari. A sud di Israele è tornata anche la minaccia degli Houthi, gli alleati yemeniti di Teheran, che hanno rivendicato il lancio di un missile terra-terra verso Eilat, intercettato dal sistema Arrow.

Nel frattempo, Israele ha dato il via ai piani per 1738 nuove case in una parte di Gerusalemme est, continuano le pressioni sul Qatar affinché convinca Hamas a far visitare gli ostaggi dalla Croce Rossa nel timore crescente delle loro condizioni: da quelli che sono tornati in libertà emergono sempre più storie di violenze e abusi sessuali subiti.

Gaza: Blinken, da Israele passi importanti per proteggere civili

Israele sta facendo "passi importanti" per proteggere meglio i civili durante la sua offensiva nel sud di Gaza: lo ha detto il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un'intervista esclusiva rilasciata ieri al programma 'King Charles' della Cnn.
Il capo della diplomazia Usa ha lasciato intendere che le forze israeliane stanno ascoltando il suo appello a operare in questa fase della guerra con Hamas in modo diverso rispetto a quanto hanno fatto nel nord di Gaza.
"Ho detto loro molto chiaramente quando ero lì, solo una settimana fa, che non possiamo ripetere nel sud ciò che è accaduto nel nord in termini di danni arrecati ai civili", ha affermato Blinken.

"Stiamo vedendo zone chiaramente designate da Israele come aree sicure, dove non ci saranno spari o forze armate.

Abbiamo visto sforzi per garantire che le persone sappiano che devono spostarsi - e non in tutta la città, ma solo in alcuni quartieri. Questo è positivo", ha aggiunto.
Tuttavia, Blinken ha affermato che occorre fare di più, definendo "straziante" l'enorme bilancio delle vittime civili nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra. L'alto diplomatico ha poi chiesto la creazione di "corridoi sicuri" affinché i civili possano spostarsi "da aree che potrebbero essere in pericolo a luoghi dove saranno al sicuro", e ha sottolineato la necessità che tali luoghi abbiano cibo, acqua e medicine a sufficienza.